Il tour operator digitale Tramundi ha chiesto ad una psicologa come ritrovare la serenità necessaria per vivere un’estate spensierata, mettendo da parte lo stress e la tensione accumulate dopo oltre un anno di pandemia
Viaggiare è, in questo momento, sogno e paura: secondo una recente indagine di Tramundi (https://www.tramundi.it), il 27,6% degli italiani dichiara un forte timore di riprendere in mano le valigie a causa del possibile contagio. Per questo motivo il tour operator digitale, che offre esperienze local-to-be in Italia e nel mondo, ha chiesto alla psicologa Elisa Castellano alcuni suggerimenti per riprendere a viaggiare senza permettere che la paura rovini le vacanze.
“Mentre molti viaggiatori hanno mantenuto la loro propensione all’avventura, altri hanno cercato il relax e un cambiamento di ritmo, altri ancora hanno reputato più sicuro rimanere a casa. Ma questa sensazione di sicurezza può diventare un’arma a doppio taglio”, spiega Elisa Castellano, psicologa dello sviluppo e della comunicazione. “Le persone che più fanno i conti con la paura sono quelle che già prima della pandemia avevano una natura ansiosa, enfatizzata oggi dalla situazione attuale. Questo non toglie che ognuno di noi può individuare delle strategie utili per affrontare un viaggio godendo dei benefici tipici di una vacanza”.
Ecco i 10 consigli da seguire:
1 Procedi per gradi: è ormai evidente che durante la pandemia tantissime persone abbiano sviluppato quella che viene chiamata sindrome della capanna, traendo un forte senso di sicurezza dal rimanere a casa, al sicuro. Per riuscire ad affrontare la paura di tornare nel mondo la terapia per esposizione può rivelarsi particolarmente efficace. Non è necessario che tu parta subito per New York o Tokyo, l’ideale è iniziare a viaggiare a piccole dosi – magari con un weekend fuoriporta, una settimana in un borgo italiano, ampliando gradualmente il raggio temporale e di percorrenza.
2 Ricorda che partire è sempre meglio che restare: per ritrovare la voglia di partire, analizza l’ipotesi di metterti in viaggio cercando di individuare i pro e i contro – puoi fare anche una lista, se vuoi. Ti renderai subito conto che i vantaggi superano i rischi: il viaggio è crescita, apprendimento, uscita dalla propria comfort zone. Questo test è utile per ridarti slancio e ridurre le tensioni. Oltretutto, da uno studio scientifico della Washington State University è emerso che chi viaggia è più felice, quindi non resta che approfittarne.
3 Affidati ai professionisti: il tuo senso di sicurezza interno, che ti permettere di partire con più serenità, passa da fattori esterni. Per questo motivo affidarsi a professionisti trasparenti e sicuri del proprio lavoro, come i tour operator, è molto importante oggi; avere le guide turistiche come punti di riferimento può aiutare a scaricare il livello di ansia legato all’organizzazione di tappe e percorsi.
4 Trova la tua copertina di Linus: per sentirti tranquillo e a tuo agio un suggerimento all’apparenza scontato è quello di portare sempre con te i kit di sicurezza ed emergenza con mascherine, disinfettanti, medicinali e tutto ciò che serve per alleviare sensazioni di pericolo.
5 In piccolo è meglio: se hai paura di folle ed assembramenti puoi optare per i viaggi in gruppi ristretti, il noleggio di una macchina anzichè i mezzi pubblici o una vacanza in barca a vela lontana da situazioni stressanti.
6 Resta informato: tenerti costantemente aggiornato su nuove norme e restrizioni valide nel Paese in cui scegli di andare in vacanza è fondamentale per sentire di avere la situazione sotto controllo. Rimanere up-to-date è un efficace antidoto alla paura.
7 Allenati a riscoprire il contatto umano: i single sono sicuramente tra le persone che più hanno sofferto il distanziamento sociale dettato dalla pandemia. Il miglior consiglio per loro oggi è uno solo: partire. Più che trovare l’anima gemella oggi i single hanno bisogno di contatto umano, di fare esperienze e ritrovare l’energia persa. Un viaggio organizzato con un gruppo di sconosciuti coetanei può rivelarsi l’ideale. Perché? Non solo ti permetterà di conoscere persone nuove in un contesto divertente e spensierato, ma assicura anche la serenità di una situazione controllata grazie a tamponi e controlli pre-partenza.
8 Se sei protetto tu è protetto anche il tuo bambino: al momento di decidere se partire o meno per le vacanze un genitore ha sempre tanti timori con cui fare i conti. La prima cosa da tenere in considerazione per affrontare questa situazione è che la tua sicurezza come genitore si riflette sul tuo bambino. Calcolare rischi e benefici e prepararti alle situazioni di rischio – come ad esempio essere pronti a chiedere ad eventuali estranei di non avvicinarsi troppo ai bambini piccoli – renderà te più sicuro, proteggendo così di riflesso i bambini e trasmettendo uno stato d’animo positivo.
9 Se serve, chiedi aiuto: le abbiamo viste sui social media, sui giornali e in tv le situazioni di escandescenza in luogo pubblico da parte di qualche no-mask. La possibilità di rischio mio malgrado non deve trasformarsi in un elemento di paura. In questi casi non bisogna sentirsi in dovere di intervenire direttamente: piuttosto, rivolgiti alle autorità per permettere a loro di gestire la problematica in sicurezza, tua e di chi è con te.
10 Chiediti sempre di cosa hai bisogno. Esplorare i tuoi bisogni personali è una pratica virtuosa che si applica in tutti gli ambiti della vita. Quando inizi a valutare di metterti in viaggio è importante che tu ti chieda: “di cosa ho bisogno io per vivere bene e serenamente questo viaggio?” Ogni persona ha i propri limiti, timori e anche punti forza ed è fondamentale individuarli e gestirli nel modo migliore.
“Ci siamo chiesti come poter aiutare le persone a gestire al meglio la ripresa a viaggiare“, spiega Alessandro Quintarelli, CEO e co-founder di Tramundi. “Per riuscire a tranquillizzare i viaggiatori abbiamo sviluppato soluzioni e format che ci consentono di rendere i nostri viaggi più sicuri possibile sotto tutti i punti di vista, dall’assicurazione sanitaria a quella per l’annullamento con diverse opzioni di rimborso”.