La “magia della luce” a Bodø, prima Capitale Europea della Cultura 2024 al Circolo Polare Artico

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Tre primati! Due legati alla “magia della luce”, che è la prima cosa che colpisce chi, in questo periodo dell’anno, visita Bodø, al Circolo Polare Artico, terza città della Norvegia, capoluogo del Nordland, la più meridionale delle tre regioni del Nord.

Qui le stagioni non sono quattro, ma “cinque”, come orgogliosamente dicono gli abitanti. Perché da fine maggio a tutto luglio la luce ti accompagna 24 ore su 24. Una meraviglia nello spettacolo del sole di Mezzanotte. Inoltre, l’aurora boreale, in questa parte del Grande Nord, si può vedere 10 mesi su 12. Il terzo, che rappresenta l’evento più importante dell’anno, coinvolge la cultura e le tradizioni: Bodø è la Capitale Europea della Cultura 2024. E’ la prima città a fregiarsi di questo riconoscimento oltre il Circolo Polare Artico.

Per l’occasione sono stati programmati mille eventi, spalmati nell’anno, tra musica, teatro, mostre. E proprio per rendere omaggio alla luce, la cerimonia inaugurale del Festival della Cultura di Bodø 2024 si è svolta davanti a 20 mila spettatori su una piattaforma illuminata da un gioco di contrasti. Una scenografia emozionate su un’isola galleggiante ispirata alla forma dell’osso dell’orecchio del merluzzo (stoccafisso), che è simbolo e fonte di economia delle isole Lofoten, di fronte a Bodø, raggiungibili in traghetto o in auto attraverso arditi ponti.  Il Festival della Cultura si articola in un programma legato a mostre d’arte e natura, in un mix di tradizione e contemporaneità, ma anche pesca e navigazione.

In primo piano la cultura Sami, popolazione indigena, oggi in minoranza, che conta ben 10 lingue diverse, una propria bandiera e parlamento. “Le iniziative –  precisa Marie Peyre, direttrice Internationals Relations and Comunications sono pensate per coinvolgere tutti gli abitanti della Contea (estesa per oltre 800 chilometri da Nord a Sud). Nel cartellone c’è tutta l’identità del Nordland. La mission ambiziosa è di unire la popolazione europea tramite la nostra cultura”.

C’è molto da vedere a Bodø. Anzitutto, per capire la cultura e la tradizione Sami, va visitata la mostra collettiva Gullevas/Goldolas (Appartenere), curata  da Helga Marie Nordby, allestita nei locali dell’Associazione Artistica. Un itinerario insolito, curioso, per rappresentare l’idea di casa e di appartenenza  attraverso pitture, tessuti, film ed arte sonora. Grande attesa per la Midsummer Mistery, festa con il pubblico in maschera; per l’artic food (settembre); la land art; il viaggio in treno; il Nordland by night (novembre). E ancora, sassofonisti subacquei nelle grotte, trekking e casette dove distillare profumi con le erbe e i fiori raccolti.

Bodø è una città vivace (50 mila abitanti), con la Biennale d’arte, il centro culturale Stormen, che ospita una sala da concerti da 900 posti, e la magnifica biblioteca. Merita una visita il museo dell’Aviazione, ordinata e ricca esposizione di aerei e materiale, che ricostruisce la storia del volo civile e militare della Norvegia. Fino a pochi anni fa Bodø era un’ importante base Nato, punto avanzato di difesa ai tempi dell’ex Urss. Rasa al suolo dai nazisti nella seconda guerra mondiale, la città è stata ricostruita seguendo un’architettura essenziale, valorizzando le bellezze naturali che la circondano: nove parchi e il ghiacciaio Svartisen.

Esperienza da fare è quella dei vortici a Saltstraumen, uno degli itinerari più belli della Norvegia. Si sale, equipaggiati, sui potenti motoscafi della compagnia Stella Polaris e si naviga fra fiordi e isolette, ammirando il volo delle aquile di mare, e si raggiunge lo stretto che presenta giganteschi gorghi, causati da una delle correnti di marea più forti del mondo. Vortici che lasciano col fiato sospeso… La forza primordiale e la bellezza senza limiti di una natura selvaggia, magica, autentica.

Info: visitbodø.com