Un nuovo percorso escursionistico d’eccezione arricchisce l’offerta turistica del Veneto: il Cammino delle Dolomiti, un anello di 500 km suddiviso in 30 tappe, che attraversa alcuni dei paesaggi più affascinanti delle Dolomiti Bellunesi, Patrimonio Mondiale UNESCO
“Un viaggio immersivo tra natura incontaminata, borghi autentici e siti di grande rilevanza storica, culturale e spirituale”. Con queste parole l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, annuncia il riconoscimento di un nuovo cammino che arricchisce la rete dei cammini veneti e si snoda attraverso sentieri e strade secondarie, offrendo ai viaggiatori un’opportunità straordinaria per scoprire il patrimonio naturalistico e storico della regione.
Un percorso ad anello di 30 tappe che attraversa l’intera provincia di Belluno, cuore pulsante delle autentiche e spettacolari Dolomiti. La terra che ha dato i natali a Tiziano, Dino Buzzati, e Papa Luciani. Un luogo dove le Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità, si fondono con il Parco Nazionale e il Piave, e dove i maestosi gruppi montuosi come Marmolada, Civetta, Pelmo, Tofane e le Tre Cime dominano l’orizzonte. Un territorio che abbraccia città storiche come Belluno, Feltre e Cortina d’Ampezzo, e luoghi simbolo come il Vajont. E tutto a soli 60 minuti da Venezia.
Un viaggio di 500 km, da percorrere in un mese con una tappa al giorno, oppure due tappe, a scelta, per un weekend all’insegna della lentezza e della scoperta. Il Cammino delle Dolomiti è un’esperienza modulabile, pensata per essere affrontata a piedi, ma anche percorribile in bicicletta su molti tratti. La chiave è la calma: prenditi il tempo di esplorarlo, assaporarlo, viverlo.
Ogni tappa conduce a luoghi unici: dal Santuario dei Santi Martiri Vittore e Corona, punto di partenza del percorso, alla casa natale di Papa Giovanni Paolo I a Canale d’Agordo, dal sito minerario di Val Imperina alla diga del Vajont, simbolo della memoria collettiva italiana.
Non si tratta solo di un trekking. Il Cammino delle Dolomiti è molto di più. È una risposta al bisogno di ritrovarsi, alla fatica del cammino quotidiano, al silenzio che regala pace, al ritmo dei propri passi che permette di entrare in contatto con se stessi. È un percorso che invita alla condivisione e al confronto con le persone, ma anche con la storia, la spiritualità e la cultura che permeano questi luoghi straordinari. Un’esperienza che arricchisce la vita, e invita a riscoprire l’essenza di ciò che davvero conta.
“Si tratta di una esperienza adatta a tutti: agli escursionisti e ai pellegrini così come agli amanti della natura, delle tradizioni storico-culturali e dell’enogastronomia, capace di offrire itinerari adatti a diverse difficoltà e livelli di preparazione” spiega l’Assessore. “Percorribile per gran parte dell’anno, il tracciato è stato studiato per garantire un’esperienza accessibile e immersiva, con segnaletica dedicata e una rete di servizi per l’accoglienza, il ristoro e il pernottamento”.
“Il progetto si inserisce nella strategia regionale di valorizzazione dei cammini veneti, promuovendo un turismo sostenibile che rispetta l’ambiente e valorizza le comunità locali . Attraverso boschi secolari, valli incantate e vette maestose, i visitatori possono, dunque, vivere un’esperienza autentica, lontana dal turismo di massa, riscoprendo la bellezza del viaggio lento e consapevole. Ma oltre al fascino naturalistico, il Cammino delle Dolomiti è un percorso di introspezione e spiritualità: ogni passo è un invito alla riflessione, tra antichi luoghi di culto, capitelli votivi e monasteri immersi nel silenzio della montagna. Un viaggio che unisce storia, tradizione e fede, rendendo l’esperienza ancora più profonda e significativa”, conclude l’Assessore Caner.
In copertina: il lago Federa e la malga Federa, nele Dolomiti bellunesi – foto di Kordi Vahle – Pixabay