Genova ospita dal 24 aprile al 4 maggio 2025 la XIII edizione di Euroflora – mostra internazionale di piante e fiori, manifestazione che da oltre mezzo secolo affascina gli Italiani che amano lo splendore e i colori della natura con un percorso articolato tra eccellenze florovivaistiche di rara bellezza, provenienti anche da località e Paesi lontani.
Euroflora è in Italia l’unica mostra dedicata a fiori e piante che ha ottenuto e conservato negli anni il riconoscimento dell’International Association of Horticultural Producers (AIPH) e anche a livello europeo è una delle poche realizzata quasi interamente al coperto (solo l’11ª e la 12ª edizione si sono svolte, per cause di forza maggiore, nell’affascinante contesto dei Parchi di Nervi, estremo e favoloso angolo del levante genovese). La prima edizione risale al 1966 da un’idea (ispirata da una limitata iniziativa realizzata nel 1961 a Torino nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia) di Carlo Pastorino, allora Presidente dell’Ente Fiera genovese, affidata per la realizzazione alle capacità organizzative e manageriali di Giuseppino Roberto (Segretario Generale dell’Ente nei suoi anni d’oro) che di Euroflora è stato il timoniere appassionato fino alla pensione. Con la manifestazione è nato anche il famoso e sempre attuale logo di Euroflora, creato dall’artista Emanuela Tenti allora grafica della Fiera.
Nata tra lo scetticismo e la diffidenza che troppo spesso hanno accompagnato a Genova le nuove iniziative, Euroflora si è avvalsa da subito della collaborazione dei floricoltori genovesi che ben conoscevano l’importanza, anche economica, delle floralies e di quella del Servizio Giardini del Comune, entrambi rimasti pilastri della manifestazione in tutte le sue edizioni. Con buona pace degli scettici – di cui si è persa subito traccia dopo l’immediato successo di pubblico (250.000 visitatori) – la floralies è divenuta la manifestazione record per numero di visitatori (l’edizione del 1986 con oltre 730.000 ha il primato – ormai definitivo – tra i Saloni dell’Ente Fiera). Inutile dire che con il successo sono cresciuti anche i costi di realizzazione da coprire quasi esclusivamente con gli incassi della biglietteria, prevedendo il regolamento delle floralies che agli espositori gli spazi dovevano essere assegnati gratuitamente e predisposti con terra, torba e quanto necessario per la posa e la vita delle piante.
Le floralies nascono nel Nord Europa, peraltro già grande consumatore di piante e fiori forse per bilanciare con l’allegria dei colori la melanconia del grigiore del cielo e della nebbia: è nella fiamminga Gand che nel 1809 (su iniziativa della Società di Agricoltura e Orticultura che si era costituita l’anno precedente) nasce – ispirandosi a iniziative inglesi che facevano conoscere al pubblico le nuove produzioni – la prima mostra di piante e fiori e nel 1839 la prima floralies codificata da regole precise, tra cui la periodicità quinquennale che resisterà fino al nuovo millennio.
Euroflora si è svolta ogni cinque anni fino al 2011 rimanendo poi vittima della irreversibile ‘crisi dell’Ente Fiera’ causa della sua sospensione fino al 2018 quando ha ripreso il proprio cammino con periodicità triennale (così come la 12ª edizione) nei Parchi e Musei di Nervi a causa della realizzazione del progetto di rigenerazione urbana firmato da Renzo Piano.
Creato il Waterfront, la società Porto Antico di Genova Spa (attuale organizzatrice della floralies) ha optato per il ritorno alla sede storica di Euroflora che si sviluppa lungo un asse che comprende il piazzale antistante l’ex Ente Fiera (futuro nuovo Parco Urbano), il rinnovato Padiglione circolare, che torna a essere il cuore della mostra, spazi fronte mare e il padiglione di Jean Nouvel: spettacolare novità è il percorso galleggiante nelle Marine.
A Euroflora, come in ogni passeggiata nella natura ogni svolta presenta una sorpresa: le ambientazioni e gli angoli che stupiscono il visitatore sono moltissimi e preannunciarli sarebbe come svelare il finale a una persona che sta leggendo un giallo. Il rinnovato Padiglione S (già noto come Palasport) offre certamente un colpo d’occhio diverso da quelli delle edizioni precedenti, ma egualmente affascinante: al centro, come tradizione, vi è il servizio giardini del Comune di Genova che ha collezioni arboree tra le più belle d’Italia. Come sempre, per la gioia dei visitatori il fil rouge di una ideale competizione lega le partecipazioni di molti Comuni.
L’inizio e la fine di questa passeggiata tra i colori e i profumi dei fiori e tra le mille sfumature di verde, che solo la natura sa creare, sono dei floricultori liguri: all’ingresso con piante e fiori e nel padiglione Jean Nouvel con i fiori recisi e le composizioni floreali. Lungo i percorsi di Euroflora 2025 troviamo Piemonte, Toscana, Marche, Campania, Puglia e Sicilia, presenze individuali e collettive e ogni stand è una sorpresa e presenta qualcosa di stupefacente.
Chi scrive ha visitato anche Floralies estere, tutte belle, affascinanti come sanno essere i fiori e le piante, ma nessuna con le varietà e le sorprese di quella genovese. Anche la belga Gand, la più antica e la più bella delle estere, presentava splendidi e affascinanti paglioni di tulipani che riempivano gli occhi con le sfumature dei vari colori sapientemente alternati, ma non offriva nel suo complesso la varietà e le sorprese di quella genovese.
Assolutamente da non perdere è la ricostruzione di un giardino di piacere dell’antico Egitto realizzato con la serietà e l’accuratezza che lo caratterizzano dal Museo Egizio di Torino, una delle punte di diamante del sistema museale nazionale. È inutile fare un elenco delle presenze estere, ma non si possono non citare per il loro fascino le piante succulente del Jardin Exotique di Monaco e per la loro lontananza anche culturale le partecipazioni di Cina, Thailandia e Bhutan.
Architettura del paesaggio, rispetto dell’ambiente, sostenibilità ambientale, parchi e riserve protette sono alcuni dei temi trattati anche nell’ottica di un turismo verde con percorsi trekking e piste ciclabili da coniugare con le eccellenze artistiche, culturali ed enogastronomiche di cui è ricco ogni territorio, specialmente in Italia.Molto ci sarebbe ancora da raccontare su questa 13ª Euroflora, sui momenti culturali previsti e sulle proposte dei distretti turistici, ma in chiusura è giusto segnalare un’iniziativa importante per il futuro della civiltà: Euroflora Young, l’amore per le piante sboccia nell’infanzia: laboratori, giochi e spettacoli per i più piccoli e, riservato alle ultime classi delle primarie, un contest di progettazione di spazi dedicati al verde nelle scuole.
Per chi arriva con il treno la stazione più vicina è Genova Brignole (distante 800 metri lineari dalla manifestazione) da cui vi è un servizio di navette.