Formazione, digitalizzazione e accessibilità, temi chiave del convegno internazionale Meet Tourism Lucca
Non una ripartenza, ma una vera e propria rinascita. Il turismo richiede un cambio di paradigmi, questo è quanto è emerso dagli interventi al Meet Tourism a Lucca, il meeting internazionale per la scoperta e la valorizzazione dei percorsi culturali e delle destinazioni di eccellenza europee. E’ necessaria una trasformazione, una rigenerazione che parta da nuovi modelli, una vera e propria rivoluzione che unisca il blu delle nuove tecnologie al verde della sostenibilità.
Tra le parole chiave di questa 2a edizione emerge il termine: “etica”; e proprio all’insegna della filosofia morale si è aperto il convegno con il filosofo Salvatore Veca, Presidente della Fondazione Campus di Lucca, che ha auspicato per il post pandemia non un ritorno alla normalità, ma una rigenerazione, una nuova visione legata all’etica. Come in ogni etica che si rispetti, al centro di questo cambio paradigmatico ci sono certamente i valori che gli Itinerari Culturali Europei hanno il merito di incarnare e possono essere un modello da cui ripensare il turismo. Gli Itinerari culturali europei, infatti mettono al centro persone, bellezza, cultura, innovazione, dialogo interculturale e interreligioso, democrazia e diritti umani, sono l’emblema di un turismo sostenibile e di qualità. Sono 40 gli itinerari certificati e 28 di loro passano dall’Italia.
Al Meet Tourism Lucca, il meeting internazionale per la scoperta e la valorizzazione dei percorsi culturali e delle destinazioni di eccellenza europee, si è parlato anche degli Itinerari Culturali in Italia riconosciuti dal Consiglio d’Europa. Gli ultimi riconoscimenti sono in perfetta linea con le ultime tendenze del turismo: verde, sociale, sostenibile e open air. Verdissimo, infatti, è il turismo ispirato dalla “Garden Route” l’itinerario europeo dei giardini storici, così come definiti dal Comitato Internazionale dei Giardini Storici ICOMOS-IFLA nella Carta di Firenze del 1981, un patrimonio storico artistico e naturale che genera un’offerta culturale e turistica di alta qualità di cui fanno parte in Italia: Reggia di Caserta, Villa d’Este a Tivoli, Giardini di Boboli a Firenze e Giardino storico Garzoni a Collodi. L’European Route of Historic Gardens, si occupa tra l’altro di: salvaguardia di piante secolari, scambi culturali e di esperienze tra giardinieri e architetto del paesaggio, riduzione dei costi di gestione, sviluppo sostenibile.
Il turismo sociale è magnificamente rappresentato dalla “Liberation Route”, la cui rappresentanza in Italia è gestita dal Comune di Lucca, che tocca il tema della II guerra mondiale, un modo diverso di fare turismo che impatta con un coinvolgimento emozionale forte. Il progetto ha tra gli obiettivi principali la promozione dei luoghi della memoria e di un’offerta culturale e turistica per l’accessibilità ai luoghi che hanno conosciuto gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale; la visione comune della riconciliazione tra i paesi coinvolti attraverso scambi culturali e scientifici, la diffusione della memoria storica nelle giovani generazioni e dei valori universali di pace, libertà e democrazia. Attraversa 9 paesi con sentieri escursionistici che partono dalle spiagge della Normandia per arrivare a Berlino sulle tracce degli alleati. Un turismo della memoria che apre riflessioni urgenti e importanti soprattutto per il lavoro con le scuole.
Il Meet si conferma punto d’incontro tra Europa e territori: le 2 giornate di lavoro hanno coinvolto 55 relatori italiani e stranieri, con 10 itinerari culturali e cammini coinvolti direttamente, in rappresentanza dei rispettivi paesi Europei ed Extraeuropei e oltre 2500 partecipanti.
Formazione – Per lavorare sul turismo di domani, non occorre solo cambiare i paradigmi, occorre formare nuove sensibilità, per questo è fondamentale lavorare sulla trasversalità e la interdisciplinarietà delle competenze (soft skills). Meet Tourism Lucca e Campus hanno proposto di ospitare la prima edizione della National Academy degli itinerari culturali. Un “master” di formazione e perfezionamento per tutti gli itinerari italiani già riconosciuti e per i nuovi candidati.
Nuove tendenze – La nuova domanda sarà legata al turismo della salute, inteso come stato di benessere psicofisico. Il turismo come viaggio di scoperta, diventa anche viaggio interiore alla scoperta di sé e quindi si unisce al tema del “ben-essere” fisico, culturale, spirituale, enogastronomico. Il turismo sarà in prevalenza open air, diffuso e più sostenibile perché i viaggi saranno individuali o si faranno in piccoli gruppi e quindi più a misura del nostro territorio.
Turista – Il turista psicometrico che vuole ritrovare nella vacanza il suo mondo non è più di moda, è più attuale un turista allocentrico che cerca qualcosa di diverso da sé e che vuole contaminarsi, co-narrare e co-progettare privilegiando luoghi all’aperto, in modo consapevole e prestando attenzione alla comunità, alla qualità dei servizi e rispetto della qualità ambientale, attento a valutare il suo impatto sulle destinazioni che visita.
Digitalizzazione – E’ necessario mettere a disposizione di tutti (anche in aree remote) il diritto di accesso alla rete, fondamentale per organizzare un turismo digitale dove il viaggiatore sia attore e protagonista del suo viaggio, protagonista non di un turismo statico, ma di una dinamicità partecipativa, dove anche il visitatore porta le proprie conoscenze e diventa egli stesso promotore del proprio viaggio. Tra l’implementazione delle nuove tecnologie, la più adatta per il patrimonio culturale è la realtà aumentata, fondamentale per aver contenuti accattivanti. Il 58% dei contenuti informativi di viaggio influenza le scelte, afferma il professor Frank Miele, York University e Ryerson University, Toronto, e rivela che la realtà aumentata crescerà da 6 miliardi a oltre 158 miliardi in 5 anni.
Il valore economico – E’ fondamentale generare economia attraverso i valori. Il nostro paese ha una biodiversità culturale enorme che deve produrre valore, sia culturale che economico. Il turismo sostenibile si lega direttamente alla valorizzazione del patrimonio diffuso.
Accoglienza – Il turista è sempre meno turista e sempre più cittadino. Per questo il sistema turismo deve essere sempre più attento ai bisogni reali del visitatore. E’ necessario sviluppare una capacità di accoglienza diffusa che parta dalla consapevolezza dei cittadini, passando dagli operatori turistici per arrivare alla gestione degli spazi urbani: i turisti sono una ricchezza e devono essere ben accolti ad ogni tipo di livello.
Bellezza – Il valore dell’estetica deve essere rivalutato e rinnovato, sarà un aiuto importante per ritrovare una forma di equilibrio. Il diritto alla bellezza dovrebbe essere un elemento fondante dell’identità nazionale. Per una rinascita che ponga l’accento sulla centralità dell’uomo, sulla sua armonia e il suo tendere verso la bellezza; come recita la campagna di promozione ‘Toscana, Rinascimento senza fine’, il concept studiato da Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana.
Comunità – Si riparte dalla centralità delle persone. La crescita del turismo dei borghi e nelle aree interne passa da accoglienza e dalla rinascita delle comunità. I borghi infatti non devono essere belle bomboniere, ma centri attivi e “vivi”, dobbiamo mantenere le imprese e i cittadini perché l’attrattività dei territori è strettamente collegata alla vivibilità ed all’autenticità.
Sostenibilità – E’ il “fil vert” che sottende trasversalmente tutte le tematiche, elemento fondante per i nuovi stili di vita: dal cohousing nei borghi al recupero del patrimonio dismesso, dal divario digitale alla fruizione turistica delle aree interne o marginali, agli investimenti sulla mobilità sostenibile e leggera.
Accessibilità – Dovrebbe essere naturale progettare strutture accessibili e non essere percepito come un mero problema. La centralità delle persone è un valore aggiunto. Anche qui i valori diventano strumento per generare valore economico i dati parlano di 120 milioni di persone solo nell’ambito europeo hanno difficoltà a muoversi, 1 europeo su 6 ha difficoltà di accessibilità. L’obiettivo ideale è quello di un’ accessibilità universale, non solo legata all’assenza di barriere architettoniche, ma al dialogo interreligioso ed interculturale.
Info: https://www.gardenrouteitalia.it/