I Longobardi, popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione partita dal basso corso dell’Elba, tra il 568 e 595 d.c si insediarono nella penisola Italiana e diedero vita a un Regno indipendente chiamato Regno longobardo. Entrati in contatto diretto con l’eredità culturale romana, questo popolo riusì a coniugare il proprio subtrato germanico con la tradizione classica e romano-cristiana.
IngersItalia e l’Associazione Italia Langobardorum lanciano in partnership Longobard Experience, una serie di invasioni digitali mirate a raccontare, attraverso il web e i social, le tracce dei Longobardi in Italia.
Sabato 21 e domenica 22 gennaio a Brescia si incontreranno più di venti community di IgersItalia per produrre un social storytelling volto a raccontare le bellezze storico-artistiche ed i beni Longobardi della città e gli eventi che si svolgeranno in concomitanza della cerimonia inaugurale di Brescia e Bergamo Capitale della Cultura 2023.
Il Teatro Grande, il Capitolium, l’Area Archeologica, il Teatro Romano ed il Museo di Santa Giulia che ospiterà l’inaugurazione della rinnovata sezione romana “L’età romana. La città”, saranno solo alcuni dei luoghi che saranno visitati e raccontati nel corso delle due giornate. La domenica anche il Museo Mille Miglia, luogo iconico della storia sportiva e culturale del nostro Paese sarà protagonista di un’invasione digitale.
L’appuntamento “Longobard Experience” di Brescia è solo il primo di una serie di invasioni digitali che si terranno, nei prossimi mesi, da nord a sud d’Italia, nei luoghi del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” che sono diffusi in tutta la penisola italiana. Lombardia, Puglia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Campania infatti, sono le cinque regioni con sette città che conservano i monumenti più significativi del periodo longobardo in Italia. Chiese e basiliche, musei e santuari sono gioielli artistici e architettonici ricchi di fascino e di tesori inestimabili del periodo longobardo.
L’associazione Italia Longobardorum
L’Associazione Italia Langobardorum – formalmente costituita nel 2009 dai Comuni di Benevento, Brescia, Campello sul Clitunno, Castelseprio, Gornate Olona, Cividale del Friuli, Monte Sant’Angelo, Spoleto e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – è la struttura di gestione del Sito UNESCO; non ha scopo di lucro e si occupa di avviare, coordinare e monitorare le azioni di rete relative alla valorizzazione, promozione e sensibilizzazione del sito UNESCO. Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, sensibilizzazione delle comunità locali, promozione dello sviluppo socio-economico sono dunque le principali direttrici lungo le quali si sviluppano le azioni che l’Associazione persegue con il supporto degli uffici di coordinamento locale, istituiti dai comuni fondatori e anche attraverso partenariati con soggetti pubblici e privati diversi, al fine di ampliare e sviluppare la “rete longobarda” in un percorso organizzato di interazioni con gli stakeholder dei territori.
Fanno parte del sito seriale UNESCO dei Longobardi in Italia: l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (Udine), il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (Foggia), l’area monumentale con il Monastero di San Salvatore-Santa Giulia a Brescia, il castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio – Torba (Varese), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (Perugia), il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (Perugia) e il Complesso di Santa Sofia a Benevento.
Longobard Experience è un’iniziativa creata da una partnership tra IgersItalia e l’Associazione Italia Langobardorum nell’ambito del progetto “Longobardi in viaggio verso nuovi scenari” a valere della Legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”, l’Associazione Italia Langobardorum sta dando vita ad una serie di azioni volte alla diffusione della conoscenza del Sito UNESCO seriale dei “Longobardi in Italia” e della loro storia, che coinvolgano un pubblico sempre più ampio, con particolare attenzione al target dei cosiddetti nativi digitali (nati tra la fine degli anni ’90 e la fine degli anni 2000) che utilizzano Internet sin dall’infanzia, al punto che i social media incidono significativamente nel loro processo di socializzazione.
Info: Longobardinitalia – web: www.longobardinitalia.it