150 anni di Impressionismo in Normandia ora in mostra a Firenze

0

Sono trascorsi 150 anni dalla mostra che nel 1874 rivoluzionò l’arte accademica. Oggi, al Museo degli Innocenti di Firenze, l’esposizione Impressionisti in Normandia organizzata da Arthemisia rende omaggio a quel movimento straordinario che trasformò per sempre il modo di dipingere e percepire la natura

Claude Monet, Etretat, 1864 ca.Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à la Ville de Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inventaire général/Patrick Merret Normandie/Inventaire général/Patrick Merret

Nel famoso aprile del 1874, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro e Paul Cézanne, insieme ad altri 26 artisti, cambiarono la storia dell’arte. Relegati ai margini dell’accademismo, organizzarono una mostra innovativa nello studio fotografico di Nadar a Parigi. Fu qui che il critico Louis Leroy, in un articolo su Le Charivari, usò per la prima volta, in senso dispregiativo, il termine “impressionisti”. L’ispirazione venne dal titolo di un dipinto di Monet, Impressione, levar del sole (1872), che sancì l’inizio di una rivoluzione pittorica.

La mostra a Firenze

Eugène Boudin Trouville, il molo con l’alta marea, 1888-1895 ca, Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à la Ville de Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inventaire général/Patrick Merret

Dal 21 novembre, il Museo degli Innocenti celebra questo anniversario con Impressionisti in Normandia, un percorso espositivo che raccoglie oltre 70 opere provenienti dalla prestigiosa Collezione Peindre en Normandie, da musei come il Musée d’art moderne di Le Havre e da collezioni private. La mostra, organizzata da Arthemisia con il patrocinio del Comune di Firenze, offre una narrazione unica dell’Impressionismo, enfatizzandone i legami con la Normandia, luogo simbolo del movimento.

La pièce centrale dell’esposizione è Ninfee rosa di Monet, prestito straordinario della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Questo capolavoro, parte della prima serie di otto tele che l’artista dipinse tra il 1897 e il 1899, rappresenta il culmine della ricerca artistica di Monet nel suo giardino di Giverny. Qui, la sua pittura evolve in forme liquide e sfumate, trasmettendo l’impressione fugace e sensoriale del paesaggio. L’opera, dimenticata in un ripostiglio fino al 1914, fu recuperata dall’artista stesso per il progetto decorativo delle Décorations de Nymphéas all’Orangerie di Parigi, e oggi è considerata una delle icone dell’Impressionismo.

Un viaggio nella Normandia degli impressionisti

Eugène Delacroix Falesie a Dieppe, 1834 ca, Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à la Ville de Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inv. général/Patrick Merret

Accanto a Ninfee rosa, il percorso espositivo presenta capolavori come Falesie a Dieppe (1834) di Eugène Delacroix, La spiaggia a Trouville (1865) di Gustave Courbet, Fécamp (1881) di Monet e Tramonto, veduta di Guernesey (1893) di Renoir. Questi dipinti raccontano la vitalità della Normandia, i cui paesaggi, colori e luci ispirarono un’intera generazione di artisti. Qui, la pittura en plein air trovò terreno fertile, trasformando il territorio in un laboratorio creativo dove sperimentare nuove tecniche e sensibilità visive.

La Normandia, con i suoi cieli cangianti, le spiagge ventose e le verdi vallate, divenne una musa indimenticabile. Località come Dieppe, Honfleur, Deauville, Trouville e Le Havre furono ritratte con pennellate ampie, contorni indefiniti e tonalità vibranti. Gli artisti catturavano non solo l’aspetto fisico del paesaggio, ma anche l’emozione che suscitava, rendendo eterno ciò che di per sé è transitorio.

Un ponte tra Francia e Inghilterra

Albert Lebourg Rouen, le pré aux loups, 1880, Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à la Ville de Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inv. général/Patrick Merret

Significativo è il contributo degli acquarellisti inglesi, come William Turner e Richard Parkes Bonington, che introdussero nella pittura francese una sensibilità nuova per la luce e i colori. Attraversando la Manica, portarono con sé una visione che si fuse con quella dei colleghi francesi, creando un linguaggio visivo capace di tradurre la vivacità naturale in emozione pittorica. Questa sinergia culturale conferisce alla mostra una prospettiva internazionale, sottolineando l’importanza della Normandia come culla dell’Impressionismo.

Didattica e scoperta

La mostra è arricchita da pannelli esplicativi che guidano i visitatori di ogni età attraverso le caratteristiche tecniche e stilistiche del movimento. Le grandi pennellate, i colori sfumati e le luci vibranti immergono lo spettatore in un’esperienza sensoriale unica, restituendo la stessa meraviglia che quei paesaggi suscitavano negli artisti. Ogni dettaglio, dai cieli infiniti alle onde mutevoli del mare, invita a riflettere sul rapporto tra natura e percezione, tema centrale dell’Impressionismo.

Collaborazioni e partner

Jacques Villon Sotto la tenda, sulla spiaggia, Blonville, 1906 ca., Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à Ville Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inv. g/Patrick Merret

Curata da Alain Tapié, la mostra vede la collaborazione di numerosi partner, tra cui Ricola, Frecciarossa, Unicoop Firenze e LABA, ed è sostenuta da media come Dieci e QN La Nazione. Ancora una volta, Arthemisia si affianca al Museo degli Innocenti, offrendo al pubblico un evento che non è solo un omaggio al passato, ma un invito a riscoprire la bellezza e la modernità di un’arte senza tempo.

Impressionisti in Normandia rimarrà aperta fino al 31 marzo 2024: un’occasione imperdibile per immergersi nella magia di una pittura che ha trasformato il modo di guardare il mondo.

 

 

In Copertina: Auguste Renoir, Tramonto, veduta di Guernsey (?), 1893 ca. Olio su tela, 22,5×36,5 cm Caen, Collection Peindre en Normandie, dépôt à la Ville de Deauville, Les Franciscaines © Région Normandie/Inventaire général/Patrick Merret

Autore