Costruire ponti inaspettati: a Malta le opere dei grandi maestri dell’Arte europea

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Apre al Museo Hagar di Gozo il 15 novembre la mostra “The Annuciation” con opere di grandi artisti che vanno dal tardo gotico sono all’epoca barocca. La mostra è stata organizzata da Valerio Ballotta di GBK che a Malta ha portato una ventata di novità al panorama artistico e culturale dell’isola, rendendo accessibili al pubblico opere di grandi maestri dell’arte europea

Grazie alle sue iniziative, Ballotta ha costruito un ponte tra Malta e il mondo artistico internazionale, arricchendo le isole di mostre ed eventi di grande valore culturale. Picasso, Matisse, Modigliani, Goya, Canaletto, Manet, Piranesi, Klinger, Dürer, Rembrandt, Ferroni, Sironi, Carrà, de Chirico, Vedova, Chagall, Guttuso. Nomi di artisti illustri che incarnano l’essenza stessa del genio artistico. Nomi che hanno lasciato un segno indelebile nello sviluppo dell’Arte Occidentale; alcuni di loro – come Piranesi, Goya, Manet e Picasso – sono fondamentalmente cruciali nel vasto quadro della evoluzione estetica europea. Nomi che normalmente associamo a grandi musei, gallerie e case d’asta; artisti le cui opere accorriamo a vedere nei centri d’Europa e oltre. Artisti che raramente, se non mai, possono essere visti a Malta. Per sperimentare le opere di questi grandi, i residenti di Malta e Gozo sono generalmente costretti a percorrere lunghe distanze con notevoli spese personali. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, da quando Valerio Ballotta si è trasferito in modo semi-permanente dall’Italia a Gozo, il pubblico culturale delle isole maltesi è stato deliziato da un flusso costante di mostre ambiziose.

A queste si sono spesso affiancate significative iniziative di notevole contenuto artistico e culturale, cosa rara nella piccola isola di Malta. Tali eventi hanno trasportato sulle coste maltesi un gusto di alta arte che di solito è sinonimo di istituzioni culturali superiori o importanti gallerie d’arte. Grazie alle continue imprese, talvolta audaci, di Ballotta ci sono state offerte opportunità che ci hanno avvicinato al mondo dell’arte internazionale. Ancora più notevole è il fatto che tali opere siano effettivamente arrivate sulla piccola isola sorella di Gozo, che negli ultimi anni è diventata sempre più un centro di attività artistiche e culturali.

Queste iniziative riflettono una solida esperienza internazionale costruita in molti anni di duro lavoro e resilienza, rafforzata dalla capacità di attingere a collezioni significative e di promuovere collaborazioni e associazioni internazionali. Sono un omaggio alle forti reti di Ballotta con curatori, critici, gallerie e mercanti d’arte in tutto il mondo; al suo accesso ad archivi e collezioni internazionali; alla sua familiarità con le fiere d’arte internazionali, agli artisti e alle loro opere, e soprattutto alla fiducia di cui gode tra le persone all’interno degli ambienti artistici nei quali si muove costantemente. La sua natura industriosa lo prepara bene per tali imprese. Ho conosciuto Valerio Ballotta, sua moglie Virna e la loro famiglia per la prima volta a Gozo nel 2017 attraverso la mostra “Picasso e i suoi amici“, organizzata in collaborazione con gli archivi Picasso di Parigi, che includeva in particolare un’intervista dal vivo con la defunta Maya Picasso.

Questa è stata seguita da un’altra affascinante mostra nel 2018, mettendo in risalto le acqueforti (l’edizione Alfred Strölin del 1905) del rivoluzionario Edouard Manet al Ministero di Gozo. Altri punti salienti risultanti dalle reti e dai contatti di Ballotta includono la mostra di arte moderna internazionale nel 2022 e la mostra Piranesi-Klinger nel 2023. In entrambi gli eventi, molte opere di diversi artisti rinomati sono apparse a Malta per la prima volta. Tali mostre si sono tenute al Museo Il-Ħaġar di Victoria, che recentemente è diventato un attore chiave in questa collaborazione artistica.

Numerose personalità dei circoli artistici internazionali sono state portate a Malta grazie a Ballotta. Forse la più memorabile è stata la visita del famoso critico Vittorio Sgarbi, che ha tenuto due eventi editoriali presso il Ministero di Gozo e presso l’Università di Malta Valletta Campus nel maggio 2018, durante i quali è stato presentato il suo quinto volume della serie Il Tesoro d’Italia (Dal mito alla favola bella) è stata presentata ad un pubblico entusiasta. In tutto, molte di queste iniziative sono state sostenute dall’intraprendente e generoso Arialdo Ceribelli, la cui omonima galleria a Bergamo, accanto alla celebre Accademia Carrara, ospita opere di alcuni grandi italiani del XX secolo come Giacomo Manzù. Valerio si è anche imbarcato in imprese impressionanti come la pericolosa spedizione in Perù nel 2022 e in Himalaya del 2023 con il fotografo Alessandro Bergamini che ha avuto la collaborazione della testata web Voyager-magazine.it.

Ballotta è stato molto generoso anche con gli artisti locali, organizzando intere mostre e acquistando regolarmente opere in segno di incoraggiamento. In due casi sono stato coinvolto direttamente: il primo è stato l’intera organizzazione della mia ampia mostra personale al Palazzo de la Salle, La Valletta nel dicembre 2018; la seconda lo ha visto assumere il ruolo di assistente curatore nell’organizzazione della mostra Alternative Perspectives nell’ambito del progetto Identity of an Island a Gozo da me organizzato e curato nell’aprile 2022.

Il trasferimento di Valerio Ballotta dall’Emilia Romagna a Malta nel 2014 si è trasformato in un rapporto di buon auspicio che ha aperto diverse possibilità su più livelli. Ha senza dubbio arricchito il panorama artistico e culturale maltese. Questo piccolo tributo alla fine di un decennio ricco di eventi è dedicato all’energia sconfinata, alla generosità, all’ispirazione e alla genuina amicizia di Valerio Ballotta.

Testo di Mark Sagona

 

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