Un’immersione tra i segreti dell’inaffondabile Titanic

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Il Titanic, la nave definita inaffondabile, fu costruita in poco più di 2 anni. Tragicamente, dopo quasi 5 giorni di navigazione ebbe una collisione con un iceberg ed affondò. Morirono più di 1500 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. A Milano la mostra immersiva e le immagini più recenti, oltre 300 reperti e ricostruzioni drammatiche delle stanze in 3D mai viste prima

La costruzione del Titanic

Nell’anno 1907 Bruce Ismay e Lord Pirrie, si accordarono per costruire tre grandi navi, pensando di battere così la concorrenza nei viaggi transatlantici della rivale Cunard Line. Una di queste navi era il Titanic. Fin da subito si capì che, rispetto alle navi gemelle, il Titanic aveva qualche cosa di diverso. Subito se ne parlò molto creando attorno alla nave un’aurea particolare. Lunga 270 metri ed alta 53, aveva un peso di 46.300 tonnellate. Poteva sviluppare una velocità di 24 nodi, (circa 44 Km/h), grazie ai suoi 16.000 cavalli. Era in grado di spostare 50.000 tonnellate di acqua al suo passaggio. Dati straordinari e fino ad ora inimmaginabili per l’epoca. Il Titanic era un compendio di lussi. Tappeti, mobilio e tutto quello che di meglio poteva esserci era lì, su quella magnifica ed imponente imbarcazione. Si diceva perfino che i ricchi si sentissero più ricchi e i poveri, forse meno poveri. Thomas Andrews, l’ingegnere che progettò il Titanic, consapevole delle sue dimensioni si concentrò particolarmente sulla sicurezza. La nave aveva uno spesso doppio fondo suddiviso in 16 compartimenti stagni. Si ipotizzarono tutti i possibili incidenti che avrebbero potuto creare dei problemi e addirittura si fecero dei calcoli affinchè la nave, in caso di avaria, avrebbe potuto mantenere la linea di galleggiamento anche con 4 compartimenti allagati. Alla fine di marzo del 1909 si iniziò la costruzione del Titanic.

Inizio del viaggio

Il 10 aprile del 1912, il Titanic salpò da Southampton per il viaggio inaugurale. Destinazione New York.  Ismay e Andrews erano a bordo per controllare che il viaggio andasse per il meglio. Il capitano era Edward Smith, un esperto marinaio della White Star che aveva già comandato l’Olympic, il fratello gemello del Titanic, che da un anno percorreva la medesima rotta. Il Titanic attraversò il canale della Manica fino al primo scalo, Cherbourg, in Normandia. Poi si diresse verso il porto di Queenstown per imbarcare gli ultimi passeggeri prima di immettersi nell’oceano. A bordo viaggiavano più di 2.400 persone. La traversa fino a quel momento, a detta dei sopravvissuti fu idilliaca. Il capitano si ritirò nella sua cabina e il comando della nave passò nelle mani del primo ufficiale William Murdoch. Venti minuti prima della mezzanotte la vedetta Frederick Fleet si accorse della presenza di un iceberg nelle vicinanze. Informò subito il comandante che ordinò di virare e successivamente di arrestare i motori. Così fu possibile evitare una collisione ma il ghiaccio, anche se appena sfiorò lo scafo, provocò uno squarcio che fu poi fatale.

All’inizio i passeggeri avvertirono una vibrazione, nulla di più. I lampadari oscillarono, si ruppe qualche bicchiere e caddero alcuni oggetti dai comodini nelle cabine Niente di più, niente panico. Ma quando la nave inizio ad inclinarsi e l’acqua venne a invadere i corridoi, le cabine fino ad arrivare a riempire la sala macchine, fu l’inferno. Le scialuppe vennero calate. Furono fatte salire prima le donne. Il Titanic velocemente si inclinava e le urla si sentivano distinte. Furono inviati SOS, raccolti da diverse navi più o meno vicine al Titanic, ma il segnale radio si indeboliva sempre più con il passare dei minuti. A quel punto affondò completamente. Erano le 2.18 del mattino. I superstiti nelle scialuppe di salvataggio non poterono far altro che osservare quell’inferno. Questa la fine dell’imponente Titanic. Anche se in seguito la tragedia fu avvolta da un’aura romantica, quell’incubo non deve rimanere intrappolato in racconti che, a volte, assumono sfumature fantasiose. Fu una vera e propria tragedia che uccise 1500 persone e che resterà nel tempo e nella storia della navigazione.

A Milano, dal 7 agosto 2024, all’Exhibition Hub Art Center di Scalo Farini, una formidabile esposizione racconta la tragedia del Titanic. Una coproduzione di Exhibition Hub e Fever con il patrocinio del Comune di Milano Zona 9. Non soltanto è possibile vivere un’immersione multimediale, ma anche trovare documenti ed oggetti originali della nave soprannominata l’inaffondabile. Questi oggetti, circa 300 appartenuti al Titanic e alle due navi gemelle e provenienti delle più importanti collezioni del mondo, riportano ai momenti terribili di quella notte. Tantissimi scritti e particolari personali raccontano le storie di passeggeri illustri che erano presenti sulla nave e che si possono scoprire nelle 13 sale allestite in maniera suggestiva. Il locale caldaie, riporta a quei momenti concitati attraverso suoni, ombre e vero vapore che si spande nella sala. Oppure la ricostruzione dei corridoi, con le porte delle cabine, che improvvisamente si riempiono d’acqua. E poi la ricostruzione fedele degli interni, delle sale da pranzo apparecchiate con raffinatezza.

Insomma un’immersione storica davvero completa ed appassionante. Un grande salone sorprende, proiettando su una grandissima parete tutto quello che accadde quella tragica notte. Accompagnata dai testi concitati degli SOS, l’affondamento del Titanic viene rivissuto attraverso i suoni e le animazioni. Infine, con l’ausilio di una perfetta tecnologia in 3 D, i visitatori potranno percorrere i lussuosi ambienti di quella che fu una delle più belle navi della storia della navigazione. All’uscita le immagini del relitto del Titanic mostrano tristemente lo scafo, adagiato ancora oggi, a circa 3000 metri nelle profondità dell’oceano. Uno Shop, ricco di testi ed oggetti che ricordano il Titanic, saluta questa fantastica esposizione.

Info: Titanic: An Immersive Voyager

Credits foto: Carbamitù Photo and Video – Milano

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