La BIT ha offerto quest’anno al pubblico la possibilità di visitare i padiglioni e la notevole affluenza registrata ha confermato che il web – nonostante le molte informazioni che fornisce – non può sostituirsi alla realtà di un contatto umano. Hanno completato il panorama decine di iniziative organizzate degli espositori nei propri stand spesso dotati di aree dedicate alla presentazione di programmi e progetti innovativi finalizzati ad ampliare l’offerta al di fuori degli schemi tradizionali con una visione slow in cui il turista torna a essere un viaggiatore ed esploratore di bellezze naturali a volte sconosciute anche se a pochi chilometri da casa In questa edizione, si sono raccolte moltissime suggestioni e la volontà di portare alla ribalta i territori fino a oggi ignorati dai percorsi turistici: concludiamo questa carrellata con le nostre regioni del centro, del sud e delle isole.
Toscana: Non solo Leonardo ed Etruschi
Filo conduttore dello stand è stato valorizzare le opportunità offerte a chi vuole approfondire la conoscenza di un territorio che a fianco di molti must mondiali come le città d’arte o le colline del Chianti presenta lo splendore delle Apuane e oltre 300 km di coste fronteggiate dalle rare perle dell’Arcipelago Toscano. Coste e isole sono protagoniste del progetto Costa Toscana – Isole Toscane in grado di offrire al viaggiatore una gamma completa di esperienze ed emozioni.
La Toscana di Leonardo è l’omaggio al genio di Vinci, quasi un pellegrinaggio attraverso oltre 50 eventi diffusi sul territorio per scoprire Leonardo liberandolo dalle ‘fantasie’ accumulatesi su di lui nei secoli e ciò che lo rende a noi contemporaneo: l’osservazione della realtà. Le iniziative illustrate vogliono far conoscere Leonardo guardando con i nostri occhi quegli scorci di paesaggio (che la Toscana ha saputo preservare nei secoli) da lui ammirati e dipinti.
Etruschi antico popolo contemporaneo è uno dei progetti più ambiziosi, articolati, interessanti e innovativi presentato in Bit. L’idea è rendere popolare il patrimonio archeologico etrusco coinvolgendo gli Under 25, per avvicinarsi ad un popolo lontano nel tempo ma vicino : la nostra storia, molte tradizioni e parte della nostra cultura affondano le radici nell’humus di quei secoli. Occorreva far uscire gli Etruschi dalle fredde pagine dei libri scolastici o dalle sale museali ricche di pezzi eccezionali ma non di seducenti attrattive. Il progetto si articola su ‘Il vaso della concordia’ (un audiolibro), due videogame che affiancano racconti e pubblicazioni divulgative, percorsi trekking e bike che fanno vivere il grande fascino delle terre etrusche ricche di borghi storici e di una rete di piccoli musei con molti pezzi stupendi e offrono la possibilità di ritemprarsi gustando le eccellenze enogastronomiche. Un ricco palinsesto di iniziative (cene a tema, rievocazioni storiche…) che fanno rivivere costumi ed eventi di 2400 anni fa completa il progetto.
Marche. Molta cultura, enogastronomia e artigianato
Immagine e business sono le due parole con cui sintetizzare la partecipazione della Regione Marche. Immagine sia per lo stile sobrio ed elegante dell’allestimento e soprattutto Business poiché – come ha dichiarato in chiusura della Bit l’assessore Moreno Pieroni – gli operatori hanno avuto contatti soprattutto con i seller della domanda estera, europea ed extraeuropea, di mercati tradizionali ed emergenti. È la conferma che le Marche sono state capaci, di reagire con forza e superare velocemente la grave flessione del 2016: il turismo, infatti, ha raggiunto un’incidenza del 10-11% del Pil regionale com’è emerso dal convegno Il turismo nelle Marche fattore di sviluppo socio economico molto rilevante e poco rilevato. I Marchigiani reagiscono e l’assessore Pieroni in Bit ha lanciato la proposta di un Cluster del Turismo Industriale per creare percorsi del Made in Italy che nella regione può contare su molte aziende di grande qualità. Una proposta che s’inserisce in uno dei pilastri della politica turistica regionale: quello culturale che risponde pienamente alla scelta di puntare su una clientela medio-alta.
Al Turismo culturale è stato dedicato un articolato programma che ha una delle sue maggiori espressioni a Recanati dove per tutto l’anno si svolgerà Infinito Leopardi, evento che – in occasione dei 200 anni de L’Infinito – attraverso mostre, spettacoli, conferenze e pubblicazioni vuol far pensare all’infinito e all’uomo nella natura, tema attualissimo e fondamentale per il futuro dell’umanità. Homo Faber è il nuovo cluster illustrato dalla Regione e dedicato al saper fare: dodici itinerari turistici tra i prodotti enogastronomici e l’artigianato di qualità. Percorsi che tra vino, olio, piatti tipici, ciauscoli, arazzi, tessuti, fisarmoniche, ceramiche, cappelli, calzature d’autore e musei fanno rivivere l’arte e la storia delle Marche. E poi le molte mostre di Ascoli Piceno tra cui spiccano quelle dedicate a Tullio Pericoli e Mario Dondero e nella tradizione gastronomica l’annuale Festival Fritto misto che celebra la più mitica delle olive: quella ascolana. Altra iniziativa di grande valore presentata in Bit è il Biglietto unico Lorenzo Lotto nelle Marche che permette l’accesso ai musei di cinque degli otto siti che ospitano i 25 capolavori del grande pittore.
Un altro scrigno è Fermo, che oltre alla monumentale cattedrale offre al viaggiatore alcune chicche come i capolavori del Gotico internazionale di Jacobello del Fiore e l’Adorazione dei pastori di Rubens e soprattutto le Cisterne romane. Questo paese è anche la capitale del Turismo enogastronomico che sempre più spesso s’incrocia con i percorsi culturali. Ventisette anni fa vi nasceva, infatti, uno dei primi festival italiani del gusto: Tipicità che ora si articola anche in Tipicità in blu e nell’itinerante Gran Tour delle Marche, un circuito che racconta la regione attraverso l’enogastronomia e il saper fare. A Porto Sant’Elpidio va in scena Anghiò, il festival dedicato a una tipologia di pesce tra le più buone, più salubri e anche più economiche: il pesce azzurro e Porto San Giorgio è una delle capitali delle Marche per il Brodetto di pesce, una tipicità che ha nella regione mille declinazioni. Sarebbe delittuoso lasciare la regione senza costruirsi un percorso tra le ospitali cantine assaporando i grandi rossi.
Sardegna. Non solo mare, anzi, c’è molto da scoprire…
È quasi di duemila chilometri il perimetro di quest’isola favolosa per il mare turchese e le spiagge incantevoli. Alla Bit è stata posta l’attenzione sui molti altri aspetti che rendono un’esperienza unica soggiornare in Sardegna. Per i veri amanti del mare un’occasione affascinante sono gli itinerari nelle aree marine protette: quasi ottantamila ettari di territorio costiero e marino con fondali mozzafiato in cui è possibile incontrare branchi di pesci dagli splendidi colori o poter esplorare la grotta di Nereo (a Capo Caccia), la più grande grotta sommersa in Europa, o quelle di Nettuno con un lago e sale con enormi stalattiti. I fondali sardi sono anche uno straordinario museo con gli oggetti delle centinaia di navi affondate nei secoli e oggi vive per i pesci e i crostacei che vi hanno trovato dimora insieme a piante, anche rare come il corallo nero. E che dire di un percorso tra i fari e le storie di cui sono stati silenti testimoni? Dal nord al sud dell’isola uno straordinario viaggio tra la memoria di esistenze ai confini del mondo. Il turista che vuol vivere e non sciupare i giorni in Sardegna compie un viaggio in un museo a cielo aperto ricco di testimonianze della Preistoria con tracce delle prime civiltà apparse nel Mediterraneo: menhir, dolmen, pozzi sacri o le straordinarie architetture dei nuraghi di cui molti sono giunti intatti fino a noi. Da quegli affascinanti segni di un passato avvolto nel mistero attraverso tracce del periodo punico e di quello romano si giunge al Medioevo con i suoi borghi affascinanti e nuclei storici delle principali città. La cucina sarda – che si basa su ingredienti semplici e genuini – conserva una forte continuità con quella dei secoli passati e riesce a ‘quadrare il cerchio’ incredibile di sapori forti e in pari tempo delicati. Una cucina che si abbina benissimo con i vini ottenuti dai vitigni autoctoni.
Molise. Sostenibilità, ospitalità, convivialità e genuinità in persone e cucina
Non è sfuggita certamente all’occhio del visitatore la presenza del Molise. Nulla può simboleggiare meglio lo spirito e l’essenza di questa piccola regione schiacciata tra vicini importanti, fiera della sua diversità e della bellezza e spiritualità che caratterizzano e accomunano paesaggi e abitanti che traggono vita da elementi meravigliosi, ma che possono divenire improvvisamente fatali, come montagna e mare. Una regione che non vuole colpire l’immaginario, ma emozionare in modo semplice e genuino, così come semplice e genuina è la sua gastronomia che accoglie i turisti, anzi gli ospiti con prodotti Sebbene la cucina molisana sia soprattutto di terra, anche il mare ha le sue specialità e accanto ai Brodetti di Vasto e Termoli caratterizzati da una precisa scelta di pesci, da non perdere assolutamente è la scapece di pesce a base di razza marinata in aceto e zafferano.
E i vini? Sono molti, ma quasi tutti vinificati da vitigni originari dai territori limitrofi. Volendo restare come per la cucina nelle particolarità molisane vi è un solo vitigno autoctono: la Tintilia, un antico vitigno a bacca nera che dà vita a un ottimo vino caratterizzato da eleganti note speziate e aromi complessi, ideale per i piatti di terra. Nello stand ho con soddisfazione del naso e del palato degustato quello della Cantina Salvatore di Ururi.
Puglia. Una terra aperta tutto l’anno
“In Puglia 365” è lo slogan che sta ad indicare il lancio della regione pugliese verso un turismo destagionalizzato che ha raccolto un congruo numero di presenze non solo italiane, ma provenienti da paesi d’oltreoceano con un occhio all’Oriente, in particolare alla Cina. Dal mese di marzo e per tutto il mese di maggio laboratori di show coking, performance artistiche, escursioni, attività sportive all’aria aperta, aperture straordinarie di musei e luoghi di cultura, sono solo alcune delle offerte della stagione primaverile pugliese. Tra le proposte interessanti, anche la possibilità di visite guidate alla vicina Matera, città europea della cultura 2019 che dista poco meno di 60 chilometri dal capoluogo pugliese; Bari infatti e’ ben collegata alla città lucana che si raggiunge in meno di 50 minuti, anche con comodi autobus e treni.Sono vari i tour gastronomici, infatti la cucina pugliese e’ segnalata come una delle migliori tradizioni gastronomiche mediterranee : da cibi per vegani e vegetariani, a veri e propri itinerari del gusto legati al benessere e al mangiar sano e slow. Non mancano neanche i percorsi per la meditazione e il benessere. Nel Gargano da non perdere la sesta tappa del Giro d’Italia il 16 maggio a San Giovanni Rotondo, un’occasione per visitare i luoghi in cui è vissuto Padre Pio, il frate con le stimmate, venerato in tutto il mondo. Non si può certo dimenticare festa di San Nicola a Bari l’otto maggio, un evento che richiama migliaia di pellegrini che onorano il Santo Vescovo di Mira e protettore della città di Bari.
Giovanna de Giglio
Calabria. La ‘dieta mediterranea’ radunerà relatori internazionali
In occasione di ITB Berlino, nel corso della prima giornata di manifestazione, lo spazio dedicato alla Calabria all’interno dello stand Enit ha ricevuto la visita del Ministro Gian Marco Centinaio, che ha espresso parole di elogio per il lavoro che sta facendo la Regione Calabria per la promozione del prodotto turistico enogastronomico. Il 7 marzo si è tenuta invece, presso Piazza Italia, la prima delle due conferenze stampa organizzate dalla Regione per il pubblico di operatori, giornalisti e visitatori della fiera berlinese: la Calabria, ha presentato il “Secondo Meeting Internazionale sulla Dieta Mediterranea”, previsto per i prossimi mesi insieme al nuovo testimonial, lo chef Francesco Mazzei. Un evento che già nella prima edizione ha radunato rappresentanti del mondo scientifico, giornalistico ed enogastronomico di fama internazionale.
Un’altra conferenza stampa è stata infatti dedicata alla presentazione del progetto Truly Calabria, promosso dalla Camera di Commercio Italiana a Berlino, che riguarda i settori del turismo e del food. Si tratta di un progetto cofinanziato, con fondi PAC dalla Regione Calabria, in esecuzione degli indirizzi strategici per l’internazionalizzazione, piano esecutivo 2018. In conferenza è intervenuto inoltre Robin Wilbertz, Direttore del prodotto Italia del TO Tui Germania che ha portato una significativa testimonianza sugli investimenti fatti da Tui Calabria per il 2019 con il progetto Magic Life che prevede la gestione del più grande resort calabrese con 641 camere a Pizzo Calabro. Al termine della conferenza, molto partecipata, si è’ svolta una degustazione di prodotti dell’eccellenza enogastronomica calabrese.
Foto di copertina: Marche, mare del Conero