L’estate italiana premia terme e vini del Veneto e gli itinerari del gusto in Toscana

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Prosegue l’indagine di Lybra sulle destinazioni della stagione estiva vista attraverso i giudizi dei consumatori. Viene messa in classifica l’offerta italiana ascoltando le voci dei turisti per comprendere  le trasformazioni che il turismo sta vivendo. La classifica tiene conto dei dati che considerano le diverse capacità ricettive delle destinazioni in esame

In questa seconda punata parleremo delle destinazioni dell’entroterra, che non si identificano in una sola tipologia di turismo ma che spaziano dalle destinazioni termali ai parchi; dalle aree collinari alle mete enogastronomiche. Tante realtà diverse ma con tanti punti in comune: dalla nostra analisi, ad esempio, emerge che tali mete vengono scelte soprattutto per viaggi brevi, con una durata media di 3-4 notti. Abbiamo stilato una classifica tra le mete interne più desiderate dai turisti: tra le prime cinque località più scelte in quest’estate, notiamo che la Toscana è stata particolarmente amata dai turisti grazie alle sue mete iconiche, sebbene sul podio troviamo il Veneto con i suoi Colli Euganei e la Valpolicella.

1° posto: Terme e Colli Euganei

Monselice, nell’area dei Colli Euganei

Nell’estate del 2023, le Terme e Colli Euganei, incastonate nella regione Veneto, emergono come una meta di elezione per coloro che cercano un’esperienza autentica nell’entroterra italiano. Nell’offerta turistica di questa destinazione, le acque termali sono solo un aspetto, un’importante componente è rappresentata, infatti, dall’aspetto culturale, grazie alla ricca presenza di borghi medievali. La destinazione è particolarmente amata per le opportunità che offre: una combinazione di relax nelle terme, attività all’aperto come escursioni e ciclismo, e l’esplorazione dei pittoreschi borghi medievali.

A parità di strutture ricettive, l’area delle Terme e colli Euganei è al primo posto nei mesi estivi. Parliamo di una destinazione nota ai turisti per la sua offerta termale e paesaggistica, ma per gli operatori è soprattutto una destinazione organizzata: Terme e Colli Euganei è una O.D.G., ossia un organismo di gestione di destinazione turistica che opera seguendo un piano di sviluppo e seguendo i criteri del destination management. Tra le destinazioni analizzate, questa è tra quelle con la più alta quota di domanda italiana rispetto a quello e quella estera. Le ricerche di prenotazione da parte degli italiani sono più di un terzo del totale (34,4%). A seguire troviamo gli inglesi (18,5%) che tendenzialmente sono molto presenti in tutte le destinazioni venete; gli statunitensi (11,3%) e i francesi (7,2%). In tutti i casi, la permanenza media si attesta tra le 3,5 notti e le 4,3 notti. Tuttavia, la grande presenza di italiani condiziona fortemente la finestra di soggiorno, poiché i nazionali si concentrano nei fine settimana ed hanno una richiesta molto stagionale, congestionata nelle settimane centrali di agosto.

2° posto: Valpolicella

La Valpolicella, in provincia di Verona, nel Veneto

Il secondo posto di questa classifica è occupato dalla Valpolicella, situata sempre in Veneto; una meta prevalentemente enogastronomica rinomata per i suoi vini pregiati, per questo nella nostra analisi sarà interessante notare la differenza con il Chianti. I vigneti a terrazze e le colline caratterizzano questa zona, generando un’offerta turistica dedicata agli amanti del vino e agli appassionati di enogastronomia. Oltre a questo, si aggiunge un prodotto turistico legato al paesaggio e all’arte, grazie agli antichi borghi circostanti e i panorami mozzafiato. A differenza della precedente destinazione, la Valpolicella non viene gestita come destinazione univoca: i comuni di Negrar di Valpolicella, Sant’Ambrogio di Valpolicella e tutti quelli legati alla produzione del famoso vino sono inglobate nella più grande O.D.G. Verona.

In realtà, il periodo di alta stagione per le mete legate al vino è l’autunno, ma essere al secondo posto della classifica indica una forte richiesta anche per i mesi estivi. La domanda di questa estate, infatti, non ha avuto picchi particolari, anche se si registra una preferenza nel mese di luglio; sia per italiani che per stranieri. Gli stranieri rappresentano il 74,4% della domanda: provengono soprattutto dagli Stati Uniti (18,3%), Regno Unito (5,1%) e Germania (4,1%). Gli italiani, al primo posto con una quota del 25,6%, sono i turisti con la permanenza media più bassa: 2,5 notti rispetto ad una media di 3,6.

3° posto: Chianti

San Gimignano in Toscana, provincia di Siena

Il Chianti è forse una delle mete enogastronomiche più conosciute d’Italia: situata nel cuore della Toscana e vicina al forte polo turistico di Firenze, è diventata una meta iconica nell’identificare il paesaggio toscano. Il prodotto turistico è orientato prevalentemente verso il paesaggio e l’enogastronomia, ma come è ovvio è presente anche un’offerta legata al turismo del relax, al turismo sportivo e a quello culturale. Il Chianti è una destinazione turistica ben definita e organizzata anch’essa da un organismo di gestione della destinazione. In questo caso, si parla di Ambito Turistico Territoriale, un sistema di organizzazione del territorio istituito dalla Regione Toscana che permette alle destinazioni turistiche di progettare piani di sviluppo in maniera autonoma ma con il supporto dell’Agenzia turistica regionale.

Il Chianti è al terzo posto della nostra classifica soprattutto grazie agli stranieri: rappresentano ben l’83% della domanda turistica per l’estate 2023. Tra gli stranieri spiccano soprattutto gli americani, che specialmente quest’anno hanno letteralmente invaso le destinazioni toscane. Gli statunitensi superano anche il mercato domestico, tendenzialmente il più importante. Rappresentano il 22,5% della domanda, sono soprattutto coppie ed hanno una permanenza media di 3,6 notti.

Considerando le altre destinazioni analizzate, emerge che le destinazioni interne più desiderate da turisti sono su una fascia ben definita: oltre al Veneto e la Lombardia, il maggiore interesse si concentra sulla Toscana; mentre manca totalmente il centro-sud. Nonostante l’analisi condotta abbia coinvolto anche quest’area, le destinazioni come le Dolomiti Lucane, l’Irpinia, la Val di Sangro e simili non sono riuscite ad entrare nella Top 15 che, a livello geografico, si ferma ai Castelli Romani.

Testo a cura di Lybra News – Foto a cura di Depositphoto

 

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