La Regina delle Dolomiti è un luogo in cui il rispetto per l’ambiente è parte essenziale del patrimonio locale, non solo a livello naturalistico e ambientale, ma anche storico e culturale. Ne è un esempio la gestione ecosostenibile garantita da secoli dalle Regole d’Ampezzo, che quest’anno festeggiano un anniversario importante: i trent’anni del Parco Naturale, abbracciato dalle Dolomiti Patrimonio UNESCO
Cortina crede in un modello di sviluppo sostenibile e opera scelte strategiche in linea con i criteri di sostenibilità, che si pongono ormai non solo come un’opzione, ma una necessità per ragioni ambientali, sociali, economiche.
Sostenibilità la parola chiave. Il Comune di Cortina è Plastic Free
Cortina ha detto addio alla plastica: dopo aver aderito a giugno 2019 alla campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Ambiente “Plastic Free Challenge”, eliminando l’utilizzo della plastica nei propri uffici, il Comune di Cortina allarga il proprio impegno ambientale coinvolgendo le realtà del territorio. A partire dal 1° luglio 2020, infatti, le attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, le organizzazioni turistiche che nell’ambito della loro attività forniscono pasti e bevande, gli enti, i privati e le associazioni che organizzano feste, eventi e sagre, per la consumazione su aree e luoghi pubblici o aperti al pubblico nel territorio comunale di Cortina d’Ampezzo, devono fornire esclusivamente stoviglie, cannucce, contenitori e simili in materiale biodegradabile e compostabile, conforme agli standard indicati dalle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995. Per 60 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento comunale, è possibile utilizzare il materiale non biodegradabile giacente nei propri magazzini, per consentirne lo smaltimento. L’ordinanza comunale è in linea con la “Strategia Europea per la plastica” varata dalla Commissione Europea a gennaio 2018.
La Regina delle Dolomiti segna così un nuovo passo nel percorso verso la realizzazione di obiettivi primari quali la qualità di vita di cittadini e turisti, la preservazione dell’ambiente naturale e di un contesto salutare per tutti, la resilienza socio-economica grazie alla bilanciata interazione tra qualità di vita e competitività.A seguito dell’iniziativa, la Scuola Sci Cortina ha regalato ai propri atleti, oltre 150 nelle varie discipline e categorie, una borraccia personalizzata, da usare durante gli allenamenti estivi e da portare con sé nelle trasferte. La distribuzione coinvolge anche i dirigenti e gli allenatori del sodalizio.
Le Regole d’Ampezzo: sostenibilità fin dalle origini
In molte località europee sopravvivono delle proprietà collettive. Vicinie, regole, partecipanze, consorterie sono alcuni dei nomi che le contraddistinguono. A Cortina sono le Regole d’Ampezzo, nate dalla necessità dei primi abitanti stabili della conca di organizzare un utilizzo comunitario del territorio. La proprietà e l’uso collettivo delle risorse forestali e pascolive hanno rappresentato per lunghi secoli la fonte essenziale dei mezzi di sopravvivenza per la popolazione ampezzana e regolamentato il rapporto fra l’uomo e l’ambiente, permettendo un uso sostenibile del territorio naturale della valle. I Regolieri, capifamiglia discendenti dal ceppo originario, amministrano ancora oggi questo patrimonio secondo i “Laudi”, le antiche leggi. Questo ordinamento dalle origini antiche stabilisce diritti collettivi di godere e di gestire il territorio. Le terre non possono essere vendute, né sono soggette a mutamenti di destinazione: è un patrimonio naturale, culturale ed economico. Un patrimonio in comproprietà, da trasmettere ai figli, dove uso conservativo e produttivo coincidono. Le Regole festeggiano quest’anno un’importante ricorrenza, i trent’anni del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, un meraviglioso scrigno di biodiversità situato a nord del centro abitato di Cortina. Un bene collettivo di cui le Regole sono tutrici.
Sogni Green per riqualificare le strutture
L’Associazione Albergatori ha firmato lo scorso anno una procedura di certificazione delle strutture associate, le quali devono rispondere a determinati parametri di sostenibilità. Il comune denominatore è sempre lo stesso: bellezza, comfort e sostenibilità insieme. Qualche esempio? Càmina Suite & Spa, nel cuore di Cortina d’Ampezzo: una nuova struttura di design e comfort a ridotto impatto ambientale. Caldaie a basse emissioni, un cappotto isolante dello spessore di 16 cm che aiuta a non disperdere il calore, l’utilizzo del fotovoltaico, la presenza di un sistema domotico nelle stanze che aiuta a risparmiare energia, ben 18 postazioni di ricarica per le bici elettriche.
La Starlight Room Dolomites 360, in prossimità del Rifugio Col Gallina. Una stanza di vetro che ruota su se stessa per seguire il movimento degli astri e cambiare prospettiva. Per una notte circondata dalla magia del cielo, lontana dall’inquinamento luminoso e dal rumore. Una stanza nata, brevettata e costruita in Veneto con materiali ecosostenibili. E poi c’è Ciasa Vervei: un tempo era l’abitazione del cantoniere che si occupava della manutenzione della mitica Strada delle cooperazione nell’ambito dell’intera macroregione alpina. Sarà un grandissimo evento che riunirà una comunità internazionale di atleti e appassionati di discipline sportive pronti a vivere momenti emozionanti all’insegna dello sport, del divertimento, e di valori come la condivisione e la sostenibilità.
Cortina d’Ampezzo si riposiziona nello splendido contesto Dolomiti. Grazie a un imponente intervento di ristrutturazione realizzato nel 2014, oggi è un albergo-ristorante che alla suggestione del “tempo andato” unisce quella di un ambiente ristrutturato secondo le più moderne tecniche di edilizia ecosostenibile. Argilla cruda alle pareti, legno di larice e cirmolo utilizzati al naturale per l’arredo: otto stanze dove vivere un’atmosfera calda e naturale che richiama l’ambiente e i profumi del Parco Naturale delle Dolomiti, sul quale la locanda si affaccia.
Gli hotel si rinnovano e tante sono le novità anche da parte di privati: quasi tutti gli alberghi dismessi stanno ristrutturando o hanno presentato piani di intervento, tanti altri si aggiornano e si rinnovano. Nuovo look ad esempio per l’Hotel Ambra e per Ciasa Lorenzi, che dopo aver rinnovato il piano terra avrà nuove camere. Lo storico Hotel Ancora, gestito con successo per cinquant’anni da Flavia Cusinato, passa all’imprenditore Renzo Rosso, che ha anticipato di voler portare la struttura da quattro a cinque stelle e di voler costruire un locale di intrattenimento sotto l’hotel. Il meublé Natale amplia i locali, mentre il cantiere dell’Hotel Impero in via Cesare Battisti prosegue velocemente con il rinnovamento radicale.
Grandi eventi sostenibili
Nel 2026 Cortina tornerà ad ospitare i Giochi Olimpici, dopo settant’anni anni dai famosi Giochi invernali che nel 1956 consacrarono la località Regina degli sport bianchi. Due città, Milano e Cortina, con il sostegno di Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, unite per realizzare un’edizione dei Giochi memorabile, volta a favorire una maggiore conoscenza e sinergia nell’offerta sportiva e turistica tradizionale delle Alpi italiane. Per gli sport invernali è una meta tipica di altissimo livello che vanta, oltre a uno straordinario curriculum, stretti e consolidati rapporti con le federazioni sportive nazionali e internazionali e sarà orgogliosa Città ospitante dei Campionati del Mondo di Sci Alpino.
Cortina è stata elogiata per il suo approccio sostenibile volto ad assicurare la protezione del delicato ecosistema alpino: un interessante esempio di società multiculturale e multilingue, con la volontà di proiettarsi verso un futuro sostenibile. In occasione delle Olimpiadi del 1956 – l’evento che più di ogni altro ha segnato in maniera determinante e irreversibile il DNA della località – molte strutture ricettive sono state potenziate, architetti di fama internazionale sono stati coinvolti per ripensare un assetto urbanistico al passo con i tempi, e sono state create alcune opere divenute poi simboli della città: lo Stadio del Ghiaccio, la storica Pista Monti e il Trampolino Italia. Le tre strutture, nel pieno rispetto di un concetto basilare per lo sviluppo sostenibile, torneranno a essere protagoniste in occasione dei Giochi del 2026, emozionando il pubblico e ospitando, insieme alle piste della località, alcune delle discipline che hanno fatto la storia sportiva di Cortina e che sono oggi parte integrante del suo tessuto sociale: curling, slittino, skeleton, bob e sci femminile.
Il benessere del corpo: muoversi in natura
Cortina Dolomiti Ultra Trekking
Da un’idea di Cortina Marketing in collaborazione con le Guide Alpine Cortina, nasce un nuovo itinerario escursionistico per vivere tutta la bellezza di Cortina e delle Dolomiti UNESCO, in un unico trekking multi-tappa. Il percorso si sviluppa principalmente sul famoso tracciato della Lavaredo Ultra Trail, con varianti che consentono di ammirare scorci meravigliosi, unendo simbolicamente cinque tra i paesi più belli delle Dolomiti: Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia, San Vito di Cadore, Auronzo di Cadore e Dobbiaco. L’escursione dura sette giorni, coprendo circa 132 km con oltre 6.700 m di dislivello, sia positivo che negativo. Si pernotta in rifugi e malghe tradizionali, per degustare le prelibatezze locali in compagnia di appassionati della montagna.
Cortina Celata: nove sentieri nascosti tra le Dolomiti
C’è una Cortina sconosciuta, fatta di luoghi poco battuti e suggestivi nel loro silenzio. Ideali per chi cerca la bellezza della solitudine a contatto con la natura. La fitta rete di sentieri e cenge che intreccia il vasto territorio ampezzano conduce ovunque, o quasi: una gestione oculata del territorio ha preservato lo stesso da un eccessivo sfruttamento, permettendo così di conservare luoghi meravigliosi (a volte sconosciuti agli stessi abitanti), magari di non facile accesso, ma che vale la pena raggiungere. La nuova iniziativa delle Guide Alpine di Cortina ha l’obiettivo di guidare gli amanti della Regina delle Dolomiti alla scoperta di questi mondi segreti che racchiudono una bellezza autentica. E lo fa proponendo nove itinerari, tutti con accompagnamento da parte di una Guida Alpina, da percorrere con lo spirito dell’esploratore rispettoso della natura e dei suoi abitanti. Le destinazioni sono: Monte Fumo o Rauchkofel, La teleferica nascosta del Forame, Cengia Polin, El Beco Longo, Monte Taburlo, Le marmitte di Fanes, Monte Rudo, Scoglio di San Marco, Punta Nera.
Info: cortina.dolomiti.org
Foto di copertina: Credits – Luca-Menardi