Attraverso una roccia basaltica e sedimenti vulcanici, sulle falde dei monti dell’Appennino Ernico, a quota di 900 mt sul livello del mare sgorga una delle acque più pure al mondo: Acqua Filette. Le caratteristiche che la rendono un’acqua di altissima qualità, pura e bilanciata sono la totale assenza di arsenico, la concentrazione bassissima di nitrati (0,2 mg/I), il livello di sodio molto basso (2.9 mg/I), il pH superiore a 7 e il residuo fisso pari a 224 mg/I, il perfetto equilibrio di sali minerali.
Quest’anno Acqua Filette è giunta al 125esimo anno di età. Imbottigliata e distribuita a partire dal 1894, Acqua Filette si è fatta recentemente promotrice del progetto “Water like Wine”, importante iniziativa che mira alla diffusione della cultura del bere consapevole per favorire una scelta sempre più informata del tipo di acqua, sia in base alle sue caratteristiche chimico-fisiche che organolettiche. La mission della campagna è di garantire all’acqua la stessa dignità che il mercato riserva al vino e allo champagne, quindi è importante che il consumatore acquisiti sensibilità all’odore, alla palatabilità e alla leggerezza dell’acqua. Per questo motivo l’azienda sostiene anche il ruolo dell’idrosommelier, una nuova figura professionale specializzata nel consigliare il tipo di acqua più adatto per esaltare il gusto di un piatto e di un vino, infatti, sempre più spesso nei migliori ristoranti, sia in Italia che all’estero, si trova la carta delle acque minerali, oltre alla carta dei vini.
Diffusione e consumi
Filette Prime Water ha acquisito notorietà come acqua salubre e curativa a partire dagli anni ’30, ma le prime notizie storiche in assoluto sull’esistenza della sorgente risalgono ai romani del 400 a.C. che la dedicarono a Venere come simbolo del legame tra la dea e l’elemento vitale. La Venere delle acque ha inoltre dimostrando una vocazione internazionale con la sua presenza in tutto il mondo; il Giappone è stato il primo mercato estero. Oggi i mercati internazionali rappresentano il 40% del fatturato complessivo, con Taiwan in pole position (14.5%). Seguono Russia, Australia, Stati Uniti, America del Sud e Messico. In Europa, la Francia è il primo mercato per fatturato, mentre in Spagna l’azienda è ancora in una fase di entry level. È di circa 4 milioni di euro l’ultimo fatturato del 2018.
“Il vero lusso è concedersi la qualità sempre”. Lo slogan di Acqua Filette interpreta alla perfezione l’essenza di un’acqua unica. Negli ultimi anni il brand ha consolidato il suo posizionamento nel segno dell’esclusività grazie alle intuizioni imprenditoriali di Pietro Ricci, arrivando a conquistare anche i canali Ho.Re.Ca e l’alta ristorazione. L’eredità di valori del marchio rivive nel passaggio generazionale che vede Stefano, il figlio del manager, in prima linea nello sviluppo internazionale del brand, affiancato da Jules Arthur Sastre, nel ruolo di Export Manager. Alcuni dei più esclusivi Hotel in Italia e nel mondo hanno selezionato Acqua Filette per i loro clienti, come l’Hassler di Roma, il San Pietro di Positano, il San Clemente Kempinski di Venezia, il Verdura Resort a Sciacca, il Bulgari in Asia. La qualità di quest’acqua è apprezzata anche da alcuni dei più noti chef stellati come Heinz Beck (“La Pergola del Rome Cavalieri Hilton”), Davide Oldani (“D’O’”), e ancora Gianfranco Pascucci (“Pascucci al Porticciolo”) e Giovanni Santoro (“Shalai Resort”). L’Azienda collabora, inoltre, con diverse guide gastronomiche, tra le quali Michelin, Le Soste, I Migliori Vini di Luca Maroni ed è l’acqua della Fondazione italiana sommelier, delle Cantine Selosse e Zenato.
Un nuovo look per Filette
In occasione del 125esimo anniversario, Acqua Filette ha presentato un design rinnovato. Nel 2006 la bottiglia aveva assunto le caratteristiche della classica bordolese da vino, con etichetta in carta metallica, logo in lamina argento e capsula che ne garantisce la naturale purezza, preservandola da ogni tipo di contaminazione. Questa forma esprime al massimo la mission della campagna “Water like Wine”. Nel 2018 l’agenzia lndependent ldeas, fondata da Lapo Elkann e Alberto Fusignani, è stata scelta per rinnovare il logo, che diventa più elegante e leggibile, il naming, che si alleggerisce della parola “Acqua” concentrando l’attenzione sul marchio e il lettering, che assume tratti più lineari. Tutto nel segno della semplicità e dell’immediatezza.
L’importanza dell’idratazione in estate
È chiaro che le acque in commercio non sono tutte uguali, “orientarsi nella scelta delle numerose acque minerali presenti in commercio non è cosa facile”, spiega infatti la nutrizionista e oncologa Elena Paglia. “I parametri per la classificazione delle acque sono ben quarantotto, ma solo alcuni di questi vengono riportati sull’etichetta. Come orientarsi? Semaforo rosso per arsenico e nitrati, via libera alle acque alcaline, naturale elisir anti-età”. Una corretta idratazione è indispensabile per il nostro organismo, l’acqua ne costituisce infatti il principale componente chimico e svolge importantissime funzioni vitali. Per questa ragione la campagna “Water like Wine” di Acqua Filette prevede anche un vademecum di suggerimenti della Dottoressa Paglia per la scelta dell’acqua più adatta alle diverse esigenze:
1. Due litri di acqua al giorno. È consigliabile l’assunzione di almeno 2 litri, da sorseggiare imparando ad apprezzare la palatabilità e la texture di ogni acqua per rendere più piacevole ogni sorso, come si fa con un buon vino, appunto.
2. Attenzione al residuo fisso: l’Ordine Nazionale dei Biologi consiglia il consumo di acque oligominerali con un residuo fisso compreso tra 200 e 300 mg/I, acque né troppo ricche né troppo povere di sali minerali e con un livello di sodio inferiore a 20mg/l.
3. Massima allerta per l’arsenico, classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo. Oltre ad essere responsabile di diverse patologie oncologiche, aumenta anche il rischio di problemi cardiaci. Per queste motivazioni il suo valore deve rimanere inferiore ai 10 mg/l.
4. Non trascurare la presenza di nitrati che in particolari condizioni possono trasformarsi in nitriti riducendo il trasporto di ossigeno ai tessuti o generare sostanze cancerogene chiamate nitrosamine. Per queste motivazioni il limite di concentrazione di nitriti è di 10 mg/l.
5. PH anti-età, 7 è il numero perfetto. L’acqua alcalina (o basica), caratterizzata da un pH superiore a 7.0., è ricca di antiossidanti e minerali, che mantengono il naturale equilibrio acido-basico del corpo, contrastando i radicali liberi che accelerano i processi di invecchiamento, patologie degenerative e carenze nutrizionali.
6. I cluster piccoli: I cluster, nati dal legame di più molecole di acqua, sono i veri responsabili dell’idratazione. Solo i clusters piccoli, formati da 6-8 molecole di acqua, possono penetrare nelle cellule e idratare a fondo i tessuti.
Info: www.acquafilette.it