Affacciato al famoso Golfo dei Poeti, l’incantevole territorio di Lerici, una delle località marinare più famose della Liguria, comprende anche molti borghi tra i quali il più noto è Tellaro – già eletto tra i 7 ‘Borghi più belli d’Europa’- oltre a San Terenzo ed altre frazioni. Tra le mete più note ed apprezzate della provincia di La Spezia Lerici è una meta ideale per clima e posizione, adatta tutto l’anno ma ideale a settembre per un viaggio all’insegna del bel mare e della cultura, anche gastronomica. Il nome di Golfo dei Poeti deriva dai numerosi artisti che hanno amato e vissuto questo golfo unico. I caratteristici borghi come Tellaro, dalle colorate facciate sul mare, le calette nascoste dai pini marini, l’acqua trasparente, hanno ispirato molti artisti e personaggi della letteratura internazionale quali Mary Shelley, Turner e Dickens, Dante e Petrarca, che passarono qui lunghi periodi di relax per trarre spunti per le loro opere.
A Lerici cosa vedere
Il Castello di San Giorgio, la imponente fortificazione che domina il promontorio del golfo e il porticciolo, fu costruito a partire dal 1152 e subì vari rimaneggiamenti dalle repubbliche marinare di Genova e di Pisa che se ne contendevano la proprietà. Il castello e le sue vedute sono state dipinte da artisti da ogni parte del mondo; oggi è un centro culturale e si raggiunge con ascensore dalla galleria sotterranea, o con una scalinata di 168 gradini, oppure passando dai vicoli del paese vecchio. Non può mancare una passeggiata sul lungomare fino al porticciolo e va scoperto anche il limitrofo borgo antico, per trovare chiese e palazzi interessanti: la chiesa di San Francesco d’Assisi, l’Oratorio di San Rocco, molte dimore storiche come Ca’ Doria, perfetto esempio di edificio nobiliare del ‘500, Ca’ Rugia, una casa-torre, Villa Padula, appartenuta ad una nota scrittrice e ungherese.
Da non perdere una visita a Tellaro, un piccolo borgo marinaro che racchiude la tradizione e l’essenza di quest’angolo di Liguria. Oltre alle tipiche case colorate di pescatori, Tellaro ha una posizione unica, che permette di godere di una vista incomparabile sul mare: il borgo si trova arroccato su una scogliera che si affaccia sul Golfo dei Poeti, ci auguriamo resti semprevabitato e non sia solo un luogo di negozi e ristorqanti per turisti. Ogni anno, nel mese di agosto qui si tiene la sagra del polpo, simbolo del paese.
Qui l’ospitalità è ancora un valore importante
Grazie all’iniziativa voluta da Roberto Gavazzi, un appassionato promoter di questo territorio e di Tellaro in particolare, che ha lavorato bene per anni allo IAT locale, ho potuto rivedere – assieme ad alcuni qualificati colleghi dell’ambiente e del marketing territoriale – questa località e soprattutto una parte importante del suo presente, grazie alla rinnovata offerta alberghiera che citiamo, ognuna di esse per le sue peculiarità e i differenti target di utenza. Meno positive le news sull’odierna gestione dello IAT: a stagione appena aperta, dopo la sosta per covid (metà giugno scorso), lo abbiamo trovato desolatamente chiuso il sabato mattina! E’ una pecca grave, un segnale negativo che non ci aspettavamo da una località in genere ben curata nei servizi.
L’Hotel del Golfo, si trova in centro paese a 150 mt dal mare, vicino alla partenza dei battelli per Portovenere e le Cinque Terre. Dispone di 20 camere completamente ristrutturate, con prima colazione inclusa a buffet, dotate di aria condizionata, bagno privato, TV satellitare. Molto interessanti in particolare i ‘pacchetti famiglia’ per i bambini, sempre molto convenienti. L’intera struttura è coperta da Wi-Fi, internet point, parcheggio auto privato e gratuito per i clienti.
La Locanda del Golfo, il ristorante aperto non solo ai clienti alberghieri del medesimo hotel, sin dal suo esordio (nel 2006) ha trovato una sua precisa collocazione nel panorama della ristorazione lericina. Il mix tra la professionalità e la cordialità di tutto lo staff, coordinato dall’infaticabile e attento titolare Carmine Muro e la posizione in un ambiente gradevole, lo ha portato al successo. Ha contribuito, in tavola, l’attenzione ad offrire sempre un menù variegato di pesce e carni dai sapori tipicamente mediterranei che si fondono con alcuni tocchi innovativi dello Chef. Un elemento distintivo del ristorante è il profondo legame con la storia locale, grazie alle foto storiche risalenti all’inizio del secolo, quando Lerici era ancora una piccola borgata.
In oltre cento anni di vita, l’Hotel Shelley e delle Palme di Lerici ha visto la presenza di moltissimi turisti, tra cui volti noti della politica, dello sport e cantanti. Il fascino di questo albergo ha attirato qui anche celebri scrittori quali David H. Lawrence e Mary Shelley che tra la fine ’800 e i primi anni del ‘900 vi trascorsero un periodo della loro vita. Un edificio storico che ha visto la luce nel XIX secolo e che nei primi anni del ‘900 venne acquistato da Romeo Pagano, bravissimo a cogliere le straordinarie potenzialità di quell’albergo che sorgeva a picco sulle acque limpide del Golfo dei Poeti. Ora la gestione è passata alla signora Clelia Guglielmoni, coadiuvata da Carmine Muro che, grazie alla sua esperienza e concretezza, è un inesauribile motore per gli aspetti turistici e ricettivi di questo comprensorio.
L’Hotel Shelley, con una vista straordinaria di fronte al ‘golfo dei poeti’, ha un accesso privato al mare con spazio riservato ed esclusivo; il centro wellness all’interno dello stesso albergo e le mostre, appagano le esigenze dei clienti coniugando insieme relax, divertimento, sport, cultura. Le camere, sobrie ma eleganti, sono dotate di tutti i comfort quali WiFi gratuito, aria condizionata e bagno interno. La struttura comprende l’attiguo ristorante, terrazza e spa con sauna, mentre la colazione è sempre inclusa nel prezzo. L’hotel Shelley e delle Palme dispone inoltre di sala riunioni, spazio per eventi, parcheggio e propone diverse soluzioni alla propria clientela, tra cui camere con vista mare sulla baia di Lerici, camere interne molto silenziose con affaccio sul giardino e mini appartamenti composti di due camere comunicanti e bagno privato. Splendida inoltre la terrazza a mare e la splendida mansarda che domina tutta la baia, ideale per feste e compleanni, meeting ed eventi in genere.
L’Hotel Florida Lerici vanta una pregevole posizione fronte mare a circa 10 minuti a piedi da Lerici e San Terenzo. Proprio di fronte al Florida, dall’altra parte della strada, ci si trova in spiagge ben attrezzate. Da alcune camere e dalla terrazza panoramica si ammirano le splendide viste sul Golfo dei Poeti. Gestito con cortesia e professionalità dalla famiglia Castellanotti, il Florida dispone di camere insonorizzate dal raffinato arredamento moderno, dotate di aria condizionata, TV satellitare, connessione Wi-Fi e balcone privato.
Presso la reception è anche presente un Internet point a disposizione. Nell’Hotel Florida Lerici la prima colazione prevede una generosa scelta di salumi, formaggi e dolci fatti in casa, mentre le coppie apprezzano molto la posizione: l’hanno valutata 9,7 per un viaggio a due. Le barche per fare una gita alle Cinque Terre salpano non lontano dalla struttura e di fronte all’hotel si trova anche una fermata dell’autobus.
L’incanto di Tellaro e l’inno dedicato al Borgo più bello d’Italia
Che l’incanto del borgo di Tellaro, accoccolato tra l’erta e il mare, tutto colori, profumi, atmosfere e segni di vita vissuta sui ritmi della natura e di una serena operosità, abbia ispirato scrittori e poeti non può sorprendere. E infatti Tellaro si affaccia proprio su un golfo chiamato Golfo dei Poeti.
Ma la poesia ha questo di bello che può germogliare, e spesso germoglia, in tanti animi nobili e gentili, in tanti spiriti sensibili, anche se poi alla notorietà arrivano solo alcuni. La notorietà tuttavia non è che l’aspetto apparente, esteriore, del sentire poetico, l’essenza appartiene all’interiorità dove si annidano i frutti migliori. Roberto Gavazzi fa parte dell’eletta schiera. Egli, fine e appassionato conoscitore di questi luoghi, al punto che potrebbe più che degnamente rivestire, in posizioni di responsabilità, ruoli di sicuro interprete d’ogni aspetto fisico e umano del territorio, ha avvertito l’ispirazione e ha scritto un “Inno a Tellaro” con Susanna Agnes. Ogni località ambirebbe ad averne uno per sé, ma bisogna meritarlo, come nel caso di Tellaro appunto, ma questo accade di rado. I versi di Agnes e Gavazzi, rimati, rendono, attraverso le parole, un affresco di vaga impronta naïf capace di ammantare la realtà della dolce, rapita contemplazione dell’autore e ce ne fanno partecipi.
Prof. Giovanni Garavaglia
Inno a Tellaro
Arroccato sulla scogliera
guardo Tellaro stasera.
Il mare tinto di rosso
da un soffio di vento mosso.
Nell’intreccio di stradine
colorate le casine,
la chiesa a picco sul mare
il campanile che sta a guardare.
Nel borgo marinaro
il viaggiatore ignaro
è colto da stupore
lo guarda con amore.
Nel silenzio più totale
di campane un suono
un’emozione sale
in pace mi abbandono.
Una leggenda viva
sull’onda del passato
al cuore dritta arriva
l’assalto dei pirati
al borgo addormentato
nel buio arrivati:
un polpo l’ha salvato.
Arroccato sulla scogliera
guardo Tellaro stasera:
immagine scolpita
su roccia della vita.
Da onde di cristallo
cullato, accarezzato
tra i gabbiani un ballo
si erge fiero, amato
un piccolo gioiello
borgo d’Italia più bello.
Arroccato sulla scogliera
guardo Tellaro stasera:
magia di un momento
intenso, come il vento.
L’inno scritto da Susanna Agnes e da Roberto Gavazzi è stato arrangiato da un noto personaggio del settore ed è cantato con molta maestria e sentimento da un’interprete italiana – Micaela Cianciolo – che vive e lavora con successo in Germania.