Il piacere di una vacanza dopo la Pandemia italiana ha caratterizzato le ricerche di prenotazioni alberghiere in Italia nell’estate 2022: da gennaio ad agosto si è registrato un aumento del 131%, in calo le prenotazioni alberghiere internazionali che hanno toccato il -54%, come riportato dalla ricerca di mercato sul turismo in Italia condotta da Sojern Company. C’è stata una grande fiducia dei turisti stranieri nella ricerca di prenotare in Italia. Nei mesi da gennaio ad agosto 2022, nonostante le prenotazioni alberghiere non abbiano raggiunto livelli pre-pandemici.
Sojern ha registrato una crescita del 154% nelle ricerche alberghiere internazionali in Italia. Lo slancio del 2022 si evidenzia ancora di più confrontando le ricerche di prenotazioni nazionali da gennaio ad agosto 2022 che hanno segnato un’impennata del 518%. I paesi da cui ha avuto origine la ricerca USA (27%), mercato di lungo raggio molto importante per l’incoming italiano, Italia (18,4%), Francia (13,8%), Gran Bretagna (6,7%), Germania (3,9%). La domanda puntava su una permanenza dai 4 ai 7 giorni ma, a livello internazionale, molte ricerche sono state di un solo giorno (31%), a testimonianza del rilancio anche dei viaggi di lavoro. Diversa è la situazione della ricerca dei voli per l’Italia.
Rispetto al 2020, la crescita ha raggiunto il 41% delle ricerche per voli nazionali e il 15% internazionali. Il comportamento della domanda è stato simile nel 2022 con un aumento da gennaio ad agosto del 64% dei ricercatori di volo in Italia e del 51% dei ricercatori di volo internazionali per le destinazioni italiane. “L’estate 2022 ci mostra come la domanda turistica, soprattutto online, sia estremamente reattiva e non riguardi solo il domestico. L’unica ricetta consolidata per poter capitalizzare queste nuove tendenze è poter avere un approccio data-driven continuo per pianificare e monitorare gli investimenti e allo stesso tempo utilizzare le nuove tecnologie che consentono di adattare i budget in tempo reale, soprattutto in vista del costo. Le tecnologie per la vita e le crisi energetiche consentono anche di garantire un ritorno sull’investimento con modelli pay-on-the-stay”, commenta Luca Romozzi, direttore commerciale europeo di Sojern.
Le opinioni della multinazionale del marketing: nell’impostazione delle campagne pubblicitarie, le aziende turistiche devono considerare come è cambiato il turista in questa fase storica.
- La prima cosa da considerare è l’accelerazione del processo digitale per cui il 65% dei viaggiatori millennial e della Generazione Z si ispira esclusivamente ai contenuti digitali per prenotare un viaggio.
- Segue la tendenza a riscoprire mete non lontane dal luogo in cui si vive piuttosto che mete esotiche con una nuova interpretazione, per conoscere un territorio e viverlo attraverso attività uniche, autentiche, possibili solo in quel luogo.
Flessibilità e politiche di cancellazione sono oggi più che mai apprezzate dal 78% dei viaggiatori che prediligono sempre di più le scelte di compagnie aeree e hotel che sanno essere comprensivi e se no, come abbiamo visto quest’estate con i voli caos, sanno ancora riproteggere il proprio cliente.
- Emerge la tendenza della vacanza mista, una via di fuga ma con un computer a portata di mano per lo smart working. Per questo si chiede agli hotel delle località turistiche di non trascurare la pubblicità in cui sono evidenziati wifi e spazi di lavoro adeguati.
Va notato che 7 millennial su 10 e le persone della Generazione Z hanno maggiori probabilità di viaggiare in luoghi dove gli animali domestici sono i benvenuti (anche se non hanno un animale domestico) e che nel recente rapporto sui viaggiatori 2022 di Hilton, il filtro di prenotazione ” PET Friendly” è stato il terzo filtro più utilizzato sul sito della catena alberghiera internazionale.