Il rapporto sulle ‘app per il turismo’ a cura della Fondazione Sostenibilità Digitale

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L’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha presentato il nuovo rapporto “Sustainable Turism”, che analizza la propensione verso la digitalizzazione e la sostenibilità e i comportamenti degli italiani rispetto alle App per il turismo e la sostenibilità

“La ricerca evidenzia come il digitale si confermi un potente motore di sviluppo per l’intero settore turistico.” – afferma Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “È essenziale guidare le scelte e i comportamenti dei viaggiatori, incoraggiandoli a sfruttare maggiormente gli strumenti digitali e a privilegiare soluzioni di viaggio più sostenibili. Il turismo, infatti, ha un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e le tecnologie digitali potrebbero svolgere un ruolo chiave nel ridurlo in modo efficace.”

La spinta del digitale per il settore del turismo

Il 70,8% degli italiani usa le tecnologie digitali per prenotare le proprie vacanze e dichiara di aver avuto una migliore esperienza proprio grazie all’utilizzo del digitale . La percentuale sale all’80,4% nella fascia d’età tra i 16 e i 17 anni e aumenta tra i laureati e tra i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità. Il 64,4% degli intervistati è altresì convinto che la continua evoluzione del digitale come l’Intelligenza Artificiale porterà ad ulteriori miglioramenti dell’esperienza utente nel brevissimo, ovvero già nei prossimi 6 mesi. Soprattutto lo pensano i ragazzi tra i 16 e i 17 anni e i cittadini più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (68,7).

Più consapevolezza, meno overtourism

Il 64,6% degli italiani afferma che le tecnologie digitali come l’Intelligenza Artificiale sono utili nell’affrontare il sovraffollamento turistico. L’81,4% degli italiani tra quelli più competenti digitalmente e più attenti alla sostenibilità, sostiene che le applicazioni di prenotazione on-line di alberghi e ristoranti consentono di scoprire mete alternative, al di fuori delle destinazioni ordinarie, supportando gli operatori più piccoli. Al contrario, gli utenti meno attenti alla sostenibilità e meno digitalizzati pensano che queste app concentrino l’attenzione del turista sui posti più popolari, andando a favorire gli operatori più grandi (55,1% degli intervistati). Una percezione non corretta, quest’ultima, determinata dalla mancanza di cultura digitale e green da parte di questo gruppo di consumatori.

“Se impiegato in modo adeguato, il digitale potrebbe consentire una gestione più equilibrata dei flussi turistici, migliorando l’esperienza dei viaggiatori e apportando benefici concreti all’ambiente, all’economia locale e alle comunità residenti”, Spiega Epifani. “Le recenti cronache hanno visto come un uso aggressivo dei social media possa diventare una vera e propria arma contro il territorio. Non dobbiamo confondere gli usi sbagliati del digitale con il digitale in sé. Ancora una volta, serve cultura digitale diffusa.

Un turismo green, senza spendere di più

Il 67,5% della popolazione che dichiara di preferire strutture green, ma solo se a parità di costo. I più attenti alla sostenibilità delle mete turistiche sono i giovani: il 68,3% degli intervistati nella fascia tra i 16 e i 17 anni e il 61,2% in quella dai 18 ai 24 anni è disposta a spendere di più per soggiornare in strutture green. Dai risultati, però, emerge una significativa distanza tra scelte ideologiche ed economiche: infatti, pur dichiarando di preferire strutture green,  non sarebbe disposta a spendere di più per acquisirle.

Le app più utilizzate

Secondo i risultati della ricerca, le app più utilizzate dai cittadini italiani sono:

  • App di prenotazione on-line di ristoranti e alberghi (Booking, Tripadvisor, AirB&B ecc.): le utilizzano il 67,5% degli utenti digitalizzati e attenti alla sostenibilità che vivono nelle aree metropolitane e i giovani, tutti con elevato titolo di studio. Quanto alle App per la prenotazione di strutture ricettive che danno importanza alla sostenibilità (FairBnB, Cityaround, ed altri), solo il 19% degli utenti le utilizzano, con il 41,1% degli intervistati che dichiara di non conoscere affatto questo tipo di servizio.
  • App o siti di House sharing: ad utilizzarle il 19,3% dei cittadini delle città metropolitane italiane, anche se è solo il 3,4% a farne un uso regolare e vengono utilizzate maggiormente dai giovani tra i 18 e i 24 anni.
  • App o i siti di monitoraggio della sicurezza sociale dei paesi: sono utilizzate maggiormente dagli utenti più digitalizzati e attenti alla sostenibilità d’età compresa tra i 18 e i 24 anni, così come tra coloro che si dichiarano in possesso di una Laurea o un Master.
  • App di prenotazione online di musei come Tiqets o Uffizi App: sono usate dal 26,6% degli intervistati e comunque da quegli utenti più digitalizzati e attenti alla sostenibilità (49,1%). Le app che consentono di migliorare l’esperienza di visita dei luoghi di cultura sono invece utilizzate dal 21% della popolazione.

Digitalizzazione e sostenibilità sono due leve imprescindibili per lo sviluppo del settore turistico” conclude Epifani. “Per questo motivo serve un forte impegno istituzionale orientato da una parte a promuovere la digitalizzazione delle mete turistiche, dall’altra, utilizzando lo strumento del digitale, puntare sulla sostenibilità come leva di crescita economica e sociale”.

Info: www.sostenibilitadigitale.it

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