Le immagini di Cristina Mittermeier, una vita dedicata a proteggere gli Oceani

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LA GRANDE SAGGEZZA. Le splendide immagini di Cristina Mittermeier.

Nel corso della sua lunga carriera, Cristina Mittermeier ha viaggiato in ogni angolo del mondo come fotografa, biologa marina e attivista. Negli anni ha documentato la bellezza del nostro pianeta e le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti: dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione. Attraverso il suo lavoro, Cristina ci offre la testimonianza di tradizioni, rituali e saperi tramandati di generazione in generazione e ci invita a riflettere su una “grande saggezza “.

Il dinamico Museo dedicato alla cultura dell’immagine e della fotografia di Torino – ultimo nato di Gallerie d’Italia –  con i suoi  ultramoderni 10.000 metri quadri su cinque piani incastonati nello storico Palazzo Turinetti in Piazza San Carlo, ha affrontato con successo due anni di attività pregni di esposizioni riguardanti le problematiche più scottanti e attuali. Con La Grande Saggezza ritorna il tema della salvaguardia ambientale grazie a un personaggio di grande spessore come Cristina Mittermeier (Mitty), fotografa, biologa marina e attivista di cui sono presentate 90 opere – da reportage effettuati in tutto l’orbe terrestre – testimoni di una natura maestosa come a esempio quella degli Oceani. Visitando la mostra realizzata con la collaborazione di National Geographic – prima retrospettiva in Europa dedicata alla fotografa e curata dalla sensibile Lauren Johnston, si provano emozioni di grandiosità e sacralità determinate da quella “maestosa cattedrale” che è la Natura con cui numerose popolazioni, pur non avendo cognizioni scientifiche, vivono in armonia rispettandola da sempre, consapevoli della fragilità del nostro ecosistema.

Gli esseri umani profondamente antropocentrici e incapaci come sono persino di rispettarsi l’un l’altro spesso dimenticano che non sono gli unici esseri viventi del pianeta e non riescono a comprendere che l’utilizzo non dissennato delle sue risorse può salvare gli equilibri e la sopravvivenza stessa della Terra, in fondo la Mittermeier riprende l’antico adagio oraziano dell’Est modus in rebus che ab antiquo esorta alla misura e alla moderazione: in termini attuali si può esprimere tramite i termini “Abbastanza”, “Sostenibilità” o “Grande Saggezza”.

Per preservare la salute nostra e di tutti gli altri viventi sul globo anche tramite la “fotografia di conservazione” (espressione coniata da lei) quella di Cristina Goettsch Mittermeier: nata nel 1966 a Città del Messico, cresce nella vicina Cuernavaca nello Stato di Morelos e, dopo aver conseguito la laurea in ingegneria biochimica e scienze marine, frequenta a Washington il programma di Fine Art Photography. Nel 2005 fonda l’International League of Conservation Photographers (Ilcp), piattaforma a supporto di chi si dedica alla “fotografia di conservazione” e nel 2014 cofonda SeaLegacy, organizzazione no profit che utilizza strategie di comunicazione trasversali per proteggere e ripopolare l’oceano. Conosciuta a livello mondiale come una delle più celebri e influenti fotografe ambientaliste, ha pubblicato i suoi lavori su una miriade di riviste di prestigio e li ha esposti in moltissime gallerie ricevendo numerosi premi e riconoscimenti e soprattutto ha sensibilizzato migliaia di persone persuadendole che attraverso infinite singole gocce si possono creare oceani di custodi della vita della terra.

Se noi non riusciamo come Cristina a produrre le suggestive testimonianze – che si possono ammirare nella mostra e che a volte sembrano guizzare vive dalla fissità della foto – della fauna marina, delle specie animali nel loro habitat naturale colte in momenti intimi del loro esistere (che dire degli splendidi cani da slitta che pur stanchi e affaticati vibrano di senso del dovere pronti a riprendere la loro faticosa opera di ausilio all’uomo o dell’orso fotografato in una situazione di privacy) e delle culture indigene con le loro tradizioni, potremo tuttavia agire nel micro per esempio educando grandi e piccoli a raccogliere ogni giorno pezzi di plastica da eliminare nei contenitori dedicati in modo che pian piano non giungano per esempio nella bocca di pesci ignari.

 

 

Le immagini sono di Cristina Mittermaier – © riproduzione vietata.

Le prime 3 foto della mostra allestita sono di Giuliano Berti.